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internazionale

L'ONU avverte di un'imminente catastrofe umanitaria a Gaza

Yesterday 10:00

Le Nazioni Unite hanno espresso profonda preoccupazione per l'escalation dell'offensiva militare israeliana sulla Striscia di Gaza nelle ultime 48 ore, mentre le vittime civili continuano ad aumentare. Secondo quanto riportato sul campo, decine di persone sono state uccise o ferite nei recenti attacchi.

Nella sua conferenza stampa quotidiana, il portavoce del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Stéphane Dujarric, ha sottolineato che i civili a Gaza stanno "soffrendo di sofferenze e fame estrema" in un contesto umanitario che si sta deteriorando a un ritmo allarmante. Ha ribadito gli appelli delle Nazioni Unite per la protezione dei civili e del personale umanitario, sollecitando al contempo il rispetto del diritto internazionale umanitario. Dujarric ha anche denunciato gli attacchi contro le infrastrutture civili, definendo questi attacchi un fattore aggravante in una crisi già grave.

Allo stesso modo, Philippe Lazzarini, Commissario Generale dell'UNRWA (l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi), ha riferito che dieci edifici dell'agenzia sono stati colpiti da attacchi in soli quattro giorni. Tra queste, sette scuole e due cliniche, utilizzate come rifugi da migliaia di sfollati.

Di fronte alla crescente pressione militare, si profila una nuova ondata di sfollamenti di massa. Civili esausti e in preda al panico stanno fuggendo dal nord al sud di Gaza attraverso la strada costiera di al-Rashid, l'unico corridoio ancora percorribile, sebbene satura. Secondo i dati delle Nazioni Unite, negli ultimi giorni sono stati registrati circa 70.000 spostamenti di popolazione verso aree già sovraffollate come Deir al-Balah e Khan Younis, dove le risorse sono estremamente limitate.

Il Programma Alimentare Mondiale (WFP) ha lanciato l'allarme sull'impatto di questi sfollamenti forzati, affermando che stanno prosciugando le ultime risorse delle famiglie e distruggendo le poche reti di sicurezza rimaste. Dujarric ha avvertito che la fame rischia di peggiorare, soprattutto tra i bambini, senza un accesso umanitario sicuro e sostenibile. I partner umanitari delle Nazioni Unite hanno confermato che quasi un terzo dei centri per il trattamento della malnutrizione a Gaza City è stato chiuso a causa degli ordini di sfollamento.

Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute di Gaza, tre persone sono morte nelle ultime 24 ore a causa della fame e della grave malnutrizione. Il numero totale di decessi correlati alla carestia ammonta ora a 425, un terzo dei quali sono bambini.