- 17:30L'OMS mette in guardia dalla portata allarmante della crisi globale della solitudine
- 17:20Sean "Diddy" Combs assolto dall'accusa di traffico sessuale, condannato per un'accusa minore
- 17:00Google multata di 314 milioni di dollari in una class action sui dati dei telefoni cellulari
- 16:30Tensioni commerciali: Schlein accusa Meloni di aver compromesso l'economia italiana per compiacere Trump
- 16:15Il Marocco registra il più grande afflusso netto di milionari di sempre nel 2025
- 15:30Il mercato petrolifero affronta l'incertezza: imminente carenza globale nonostante l'aumento della produzione?
- 15:09Il Marocco mette in luce il suo modello di autonomia in un seminario internazionale alle Nazioni Unite
- 14:52Americani allarmati dalle minacce alla democrazia dovute all'aumento della violenza politica
- 14:39Marocco resiliente di fronte alle tensioni geopolitiche in Medio Oriente
Seguici su Facebook
L'Italia invia i migranti respinti nei centri di detenzione in Albania
Venerdì le autorità italiane hanno trasferito 40 migranti, ai quali non era stato concesso il permesso di rimanere nel Paese, nei centri di detenzione gestiti dall'Italia in Albania.
Sembra essere la prima volta che un paese dell'UE rimanda migranti respinti in un paese al di fuori dell'UE, un paese da cui i migranti non provenivano e attraverso il quale non sono transitati durante il loro viaggio.
Una nave da guerra con a bordo 40 migranti ha lasciato il porto italiano di Brindisi ed è arrivata ore dopo al porto albanese di Schengen, dove saranno trasferiti nei centri costruiti e gestiti dall'Italia.
Questi centri sono stati istituiti per elaborare le domande di asilo dei migranti intercettati dall'Italia nel Mediterraneo. Ma da quando questi centri sono stati aperti a ottobre, i tribunali italiani hanno impedito alle autorità di utilizzarli e piccoli gruppi di migranti sono stati rimpatriati in Italia.
Non è chiaro per quanto tempo i richiedenti asilo potranno rimanere in Albania: potrebbero essere trattenuti in Italia fino a 18 mesi prima di essere espulsi. Il governo italiano non ha reso note le loro nazionalità né ha fornito ulteriori dettagli.
Commenti (0)