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Il Natale degli italiani vale 9 miliardi, i dati Confesercenti
Il Natale fa impennare i consumi: tra regali, viaggi e, soprattutto, pranzi e cenoni gli italiani hanno speso circa nove miliardi di euro: ecco i dati di Confesercenti. Che riferiscono che il boom dei consumi, la corsa agli acquisti e alle spese s’è registrata proprio negli ultimi giorni prima del 25 dicembre. Un aumento dettato dalla necessità di far presto e di non poter attendere oltre per le consegne che ha finito per premiare i negozi fisici e gli esercizi di quartiere che hanno segnalato un importante aumento delle vendite proprio a ridosso del Natale. Tra i doni dell’ultimo minuto, protagonisti prodotti e accessori di abbigliamento, in testa sia alla classifica generale che in quella degli acquisti last minute. Al secondo posto, invece, ci sono i prodotti gastronomici. Consumi trainati dal fatto che la stragrande maggioranza delle famiglie, circa l’80%, ha festeggiato il Natale in casa. Rispettata in ogni senso, dunque, la tradizione: alla Vigilia s’è preferito consumare pesce, a Natale invece carne. L’eterna disfida dei dolci delle feste, quest’anno, sarebbe stata vinta (e con un certo margine) dal panettone sul pandono. A pesare la preferenza degli italiani per i prodotti artigianali su quelli industriali.
Sull’ultimo gradino del podio ecco i giocattoli, tallonati dai libri e dai vini. Per Confesercenti sono stati moltissimi gli italiani che hanno regalato una bottiglia sotto l’albero, preferendo la produzione nazionale e conferendo così il primato delle vendite alle bollicine made in Italy.
“Ora l’auspicio delle imprese – spiega Confesercenti – è che l’accelerazione dei consumi duri fino a San Silvestro: un buon andamento delle vendite nei giorni immediatamente antecedenti al Natale, infatti, segnala spesso un ultimo dell’anno all’insegna dei migliori risultati. E, stando alle aspettative degli esercenti del settore moda, l’avvio dei saldi potrebbe segnare una decisa affermazione delle vendite effettuate presso le attività del territorio”.
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