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Il ministro della Difesa italiano rivela "controlli" sull'uso da parte dell'Ucraina delle armi occidentali contro la Russia
Il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto ha affermato che l'uso da parte dell'Ucraina di armi occidentali a lungo raggio contro la Russia è regolato dalle relazioni con ciascun paese individualmente e che non è stata emessa alcuna decisione collettiva al riguardo.
Le dichiarazioni di Crozetto sono arrivate in risposta ad una domanda dei giornalisti sull'ipotesi che gli Stati Uniti abbiano dato il via libera all'Ucraina per colpire obiettivi in territorio russo con armi fornite dai paesi occidentali.
Lui ha risposto: “L’uso da parte dell’Ucraina delle armi donate dai paesi che hanno deciso di aiutarla è regolato dalle relazioni che la legano individualmente a ciascun paese, pertanto non vi è alcun commento e nessuna decisione collettiva riguardo all’uso”.
Ha aggiunto: "L'Italia, come ha ammesso (il presidente) Zelenskyj, è stato uno dei paesi che ha contribuito in modo significativo ad aiutare l'Ucraina nel tentativo di respingere l'attacco russo".
Il presidente russo Vladimir Putin aveva affermato che consentire l’attacco in profondità nel territorio russo significherebbe la partecipazione diretta della NATO al conflitto e ne cambierebbe l’essenza, e che la Russia sarebbe costretta a prendere le sue decisioni sulla base di questi nuovi rischi.
Inoltre, l'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, ha dichiarato che Mosca non esclude che Washington abbia segretamente deciso di consentire a Kiev di lanciare attacchi contro la Russia utilizzando missili americani a lungo raggio.