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Il Marocco condanna fermamente gli attacchi israeliani a Gaza
Il Regno del Marocco ha condannato giovedì con fermezza e inequivocabilmente la violazione del cessate il fuoco e la ripresa degli attacchi israeliani contro i civili nella Striscia di Gaza.
Nel corso di una conferenza stampa tenutasi al termine della riunione ministeriale del Consiglio per la pace e la sicurezza dell'Unione Africana, tenutasi in videoconferenza, il ministro degli Affari esteri, della Cooperazione africana e dei marocchini all'estero, Nasser Bourita, ha dichiarato che "il Marocco condanna vigorosamente e inequivocabilmente la rottura del cessate il fuoco e la ripresa degli attacchi contro i civili a Gaza", definendo la situazione in questo territorio come "grave e molto preoccupante".
Il ministro ha sottolineato che questi attacchi, che negli ultimi giorni hanno causato centinaia di vittime, sono "inaccettabili, condannabili e ostacolano il consolidamento della pace nella regione".
A questo proposito, ha ricordato che Sua Maestà il Re Mohammed VI, che Dio lo assista, Presidente del Comitato Al-Quds, ha costantemente affermato che un cessate il fuoco duraturo è l'elemento fondamentale e cruciale per preparare le fasi successive e che l'accordo di cessate il fuoco non dovrebbe essere soggetto a calcoli ristretti, a offerte esagerate o a contrattazioni.
Sua Maestà il Re insiste costantemente affinché tutte le parti interessate lavorino, in primo luogo, per stabilizzare il cessate il fuoco, prima di passare ai passaggi successivi che erano al centro dell'accordo di cessate il fuoco, ha sottolineato il ministro.
A questo proposito, ha deplorato il fallimento della seconda e terza fase di questo accordo a causa della politica di carestia e dell'interruzione degli aiuti umanitari, che ha creato una situazione drammatica a Gaza, che oggi rappresenta una sfida importante per la coscienza umana e il diritto internazionale.
Il ministro ha anche ricordato che il Sovrano insiste sulla necessità di aprire un orizzonte permanente di pace nella regione, attraverso la soluzione dei due Stati e la creazione di uno Stato palestinese sui confini del giugno 1967, con capitale Al-Quds Est.
Ricordando che gli ultimi diciotto mesi sono stati caratterizzati da un gran numero di vittime innocenti, tra cui bambini e donne, oltre che da case distrutte e popolazioni affamate a Gaza, il signor Bourita ha osservato che l'accordo di cessate il fuoco aveva dato un barlume di speranza prima che il governo israeliano rinnegasse i propri impegni violando l'accordo attraverso gli ultimi attacchi.
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