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I cristiani marocchini premono per la rappresentanza nel prossimo censimento nazionale
In una mossa coraggiosa verso una maggiore visibilità e riconoscimento, i cristiani marocchini chiedono la loro inclusione nel prossimo censimento del paese del 2024. Questa spinta per la rappresentanza arriva in mezzo alle sfide in corso affrontate dalle minoranze religiose nella nazione nordafricana, nonostante le garanzie costituzionali di libertà religiosa.
Il 19 agosto, l'Unione dei cristiani marocchini ha rilasciato una dichiarazione sottolineando l'importanza critica di un conteggio ufficiale per la loro comunità. "Un'enumerazione dei cristiani marocchini consentirebbe di monitorare la loro situazione, documentare i loro numeri e formulare politiche pubbliche per promuovere la loro posizione legale, culturale e sociale", ha dichiarato la dichiarazione.
Il sindacato sostiene che i dati ufficiali avrebbero molteplici scopi:
1. Combattere pregiudizi e discriminazioni
2. Garantire il riconoscimento formale in base ad accordi internazionali
3. Stabilire garanzie concrete per la pratica religiosa
4. Informare le politiche che affrontano l'esclusione
Sebbene le cifre esatte rimangano elusive, le stime della popolazione cristiana del Marocco variano ampiamente. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti suggerisce oltre 40.000 nel 2022, mentre il progetto Pew-Templeton Global Religious Futures stima circa 20.000. I leader cristiani locali propongono un intervallo tra 8.000 e 50.000, con molti che si ritiene siano convertiti dall'Islam che praticano in segreto.
Il contesto storico aggiunge profondità alla situazione attuale. Prima dell'indipendenza del Marocco nel 1956, esisteva una consistente popolazione cristiana europea di circa 470.000 persone. Tuttavia, più del 75% se ne andò negli anni immediatamente successivi all'indipendenza.
Il panorama odierno presenta un quadro complesso:
- 44 chiese operano sotto gli auspici della Chiesa cattolica
- 57 sacerdoti di 15 nazionalità servono queste chiese
- Molti cristiani marocchini temono di praticare apertamente la loro fede
- Le sepolture cristiane sono limitate a cimiteri speciali
- L'istruzione religiosa nelle scuole è esclusivamente islamica
Il prossimo censimento, programmato per il 1-30 settembre 2024, rappresenta un potenziale punto di svolta. I preparativi sono già in corso, con oltre 4 milioni di edifici urbani e 34.000 villaggi indicizzati tramite immagini satellitari e mappatura. Da un pool di 500.000 candidati, 100.000 sono stati formati come addetti al censimento.
La costituzione del Marocco stabilisce l'Islam come religione di stato, pur garantendo apparentemente la libertà di culto per tutti. I cristiani rappresentano meno dell'1% dei 37 milioni di abitanti del paese, in una popolazione prevalentemente musulmana sunnita.
Mentre i cristiani marocchini rivendicano il loro posto nel conteggio nazionale, il censimento del 2024 incombe come un momento critico nella loro continua ricerca di inclusione e uguaglianza. Il risultato potrebbe ben plasmare il futuro della diversità religiosa e della rappresentanza in questa dinamica nazione nordafricana.