- 18:00Una delegazione marocchina discute di intelligence militare con le forze mauritane a Nouakchott
- 17:06Un quotidiano spagnolo saluta il sostegno britannico all'autonomia marocchina come una svolta storica
- 16:01Ministro Difesa italiano: consapevolezza condivisa di un ruolo più forte della NATO nella sicurezza collettiva
- 15:46Trump sospende l'ingresso degli studenti internazionali che studiano ad Harvard
- 15:30Meta investe miliardi in una centrale nucleare per garantire l'approvvigionamento energetico fino al 2047
- 14:56Marocco-Mauritania: una cooperazione marittima esemplare per un futuro sostenibile nell'Africa atlantica
- 14:39La Banca Centrale Europea avvia un ciclo di allentamento monetario abbassando i tassi di interesse a fronte del calo dell'inflazione
- 14:00Il Marocco sottolinea la sua presenza culturale e diplomatica durante la celebrazione della Giornata dell'Africa a Manila
- 13:36Diplomazia ridefinita: una storia di strategia e spettacolo da Washington a Rabat
Seguici su Facebook
Gasdotto Nigeria-Marocco: un progetto strategico per il futuro energetico dell’Africa
Il ministro di Stato nigeriano per lo sviluppo dell’industria siderurgica, Oba Maigari Ahmadu, ha descritto il progetto del gasdotto Nigeria-Marocco come “strategico per il futuro dell’energia e dell’economia in Africa”. Il ministro ha sottolineato in una dichiarazione pubblicata venerdì 24 gennaio sul suo account sulla piattaforma “X”, che questa ambiziosa iniziativa, sostenuta dal presidente Bola Ahmed Tinubu, rientra nel quadro di una visione a lungo termine volta a rafforzare l’indipendenza e l'unità del continente.
Questo gasdotto mira a trasportare gas naturale dalla Nigeria al Marocco, attraversando diversi paesi dell'Africa occidentale, per rispondere alle sfide energetiche e migliorare l'integrazione regionale. Oba Maigari Ahmadu ha affermato che il progetto contribuirà a “diversificare le fonti energetiche, sostenere una crescita economica sostenibile e rafforzare la posizione della Nigeria come attore importante nel settore energetico africano”.
Oltre al suo impatto energetico, il gasdotto è uno strumento di cambiamento economico e sociale: il ministro ha sottolineato che la sua costruzione e il suo funzionamento creeranno numerose opportunità di lavoro, stimoleranno l'industria locale e sosterranno la stabilità economica e sociale nei paesi interessati.
Questa infrastruttura è vista anche come un mezzo per migliorare la cooperazione tra i paesi africani, fornendo una risorsa energetica fondamentale e migliorando la connettività del mercato.
Grazie alla sua ambizione di vasta portata, il gasdotto Nigeria-Marocco potrebbe diventare il simbolo dell'integrazione africana e una soluzione alle sfide energetiche del continente.
Da parte marocchina, Amina Benkhadra, Direttrice generale dell’Ufficio nazionale degli idrocarburi e delle miniere, che supervisiona questo progetto strategico, ha confermato in una recente intervista al “Policy Center for the New South” pubblicata su YouTube, che il progetto ha apportato notevoli benefici progresso, spiegando: “Sono stati completati gli studi di fattibilità e l’ingegneria di dettaglio in due fasi.”
Ha aggiunto che gli studi sull'impatto ambientale, necessari per il finanziamento e la conformità ai requisiti dei donatori, sono in corso da un anno. Il gasdotto si estenderà per oltre 5.500 chilometri e farà largo uso della rotta marittima fino a Dakhla, per poi estendersi via terra lungo la costa atlantica marocchina e collegarsi al gasdotto Maghreb-Europa.
Benkhadra ha confermato che i dati disponibili indicano la fattibilità e la competitività del progetto, soprattutto rispetto al gas naturale liquefatto in termini di costi, capacità e trasporto. Il progetto prevede la cooperazione con paesi quali la Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale, la Mauritania e gli stati costieri. Si prevede che a breve verrà firmato un accordo intergovernativo tra i capi di Stato interessati.
Il progetto si divide in tre parti principali: la prima è la parte meridionale, che riguarda l'estensione dell'attuale gasdotto che collega la Nigeria al Ghana per raggiungere la Costa d'Avorio, poi la parte settentrionale, che comprende Senegal, Mauritania e Marocco, con un collegamento al gasdotto Maghreb-Europa per rifornire l'Europa, e infine il collegamento centrale. Collegando insieme le parti intermedie.
Questo progetto è il risultato della visione strategica di Sua Maestà il Re Mohammed VI e dell'ex presidente nigeriano Muhammadu Buhari. Il progetto mira a migliorare l'accesso all'energia nei paesi attraversati, alcuni dei quali hanno meno del 40% di elettricità. Contribuirà inoltre a stimolare vari settori economici, creando opportunità di lavoro e migliorando la crescita economica.
Nonostante le sfide, prevale l’ottimismo, come ha espresso Amina Benkhadra dicendo: “Molte sfide sono state superate e altre devono ancora arrivare”. Continueremo i nostri sforzi per realizzare questo promettente progetto strategico".
Commenti (0)