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Álvaro Uribe assolto: il tribunale superiore di Bogotá annulla la condanna
La Corte Superiore di Bogotá ha annullato la condanna di Álvaro Uribe Vélez, ex presidente della Colombia, dichiarandolo innocente dai capi d'accusa di corruzione e manipolazione di testimoni in uno dei processi più controversi della storia politica colombiana. La sentenza di secondo grado cancella una condanna precedente che prevedeva 12 anni agli arresti domiciliari.
Mancanza di prove e errori procedurali
Il tribunale ha evidenziato che il giudice di primo grado non ha considerato adeguatamente le prove chiave, riscontrando contraddizioni e incongruenze nelle testimonianze di alcuni ex paramilitari. Inoltre, sono stati rilevati vizi metodologici e interpretazioni parziali che hanno inficiato la sentenza iniziale. Non ci sono prove sufficienti per ritenere Uribe colpevole di aver corrotto o influenzato testimoni, secondo i giudici.
Contesto politico e sociale
Il caso ha diviso profondamente la Colombia: i sostenitori vedono Uribe come un eroe che ha portato sicurezza durante gli anni di conflitto, mentre i suoi detrattori lo accusano di legami con gruppi paramilitari responsabili di violazioni dei diritti umani. Uribe ha sempre negato ogni accusa, definendo il processo motivato politicamente.
Impatti e prossimi passaggi
Pur essendo stato assolto in questo caso, Uribe è ancora sottoposto a indagini su altre accuse legate al paramilitarismo e alla violenza. Le parti lese hanno già annunciato che presenteranno ricorso alla Corte Suprema di giustizia per una decisione definitiva. Questo procedimento continua a influenzare fortemente la politica colombiana, soprattutto in vista delle elezioni presidenziali del 2026.