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Il Ministro degli Esteri italiano in risposta alle dichiarazioni di Macron: Non siamo in guerra con la Russia e non invieremo mai soldati in Ucraina
Il vice primo ministro e ministro degli Esteri italiano Antonio Taiani ha rinnovato il suo categorico rifiuto di inviare soldati in Ucraina.
Le dichiarazioni di Tayani sono arrivate in risposta ad una domanda sulle dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron, in cui quest'ultimo tornava a sollevare l'ipotesi di inviare forze in Ucraina.
Tayani ha detto ai giornalisti venerdì a margine di un evento a Reggio Calabria (Italia meridionale): “Abbiamo sempre detto che non siamo in guerra con la Russia e quindi non manderemo soldati italiani a combattere in Ucraina”.
"Ripeto - ha aggiunto - non siamo in guerra con la Russia. Questa è la nostra posizione e non abbiamo mai cambiato idea. Difendiamo la libertà e l'indipendenza e lavoriamo anche per costruire la pace".
In un'intervista al presidente francese Emmanuel Macron con la rivista britannica "The Economist", gli è stato chiesto se fosse ancora impegnato con l'idea di inviare eventuali forze in Ucraina, alla quale ha risposto: "Assolutamente".
Macron ha dichiarato: "Parigi dovrà sollevare e sollevare questa questione se la Russia penetra in prima linea, e se arriva una richiesta in tal senso dall'Ucraina, cosa che finora non è accaduta, allora avremo motivi legittimi per porci questa domanda su invio di forze."
A febbraio Macron aveva affermato che Parigi avrebbe fatto tutto ciò che è in suo potere per impedire alla Russia “di vincere questo conflitto”.
In una conferenza sull'aiuto al regime di Kiev, ha sollevato la questione dell'invio di forze nella zona di combattimento, ma né i leader europei né l'opposizione nel suo paese lo hanno sostenuto.
All’inizio di marzo Macron ha anche confermato che la Francia non ha limiti né linee rosse in materia di sostegno all’Ucraina .