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Chariot inizia la perforazione del pozzo OBA-1 nel nord del Marocco
La società energetica britannica Chariot sta espandendo i suoi sforzi di esplorazione avviando operazioni di perforazione per il pozzo OBA-1 nel nord del Marocco. Quest'ultimo sforzo rappresenta una pietra miliare significativa nella campagna in corso dell'azienda per scoprire nuove risorse energetiche nella regione.
Il pozzo OBA-1 punta al bacino del Dartois, un'area che secondo le proiezioni di Chariot contiene circa 12 miliardi di piedi cubi (Bcf) di potenziali risorse recuperabili. Se ciò dovesse rivelarsi un successo, potrebbe potenzialmente sbloccare una serie di prospettive simili, che complessivamente si stima contengano un’impressionante cifra di 20 miliardi di piedi cubi di risorse recuperabili.
Esprimendo fiducia nella nuova operazione di perforazione, il direttore tecnico di Chariot, Duncan Wallace, ha dichiarato: "Siamo lieti di iniziare con il nostro secondo pozzo in questa campagna di perforazione, dopo aver perforato il pozzo OBA-1 poco dopo aver completato le operazioni a Gaufrette". Ha inoltre spiegato che la società sta attualmente testando una prospettiva indipendente a Dartois, che si trova in un diverso fairway del giacimento e lungo la tendenza di una scoperta di gas esistente. Wallace ha aggiunto: "Prevediamo con impazienza di fornire un aggiornamento sui risultati a tempo debito".
Chariot detiene una partecipazione operativa del 75% nella licenza Loukos Onshore, mentre l'Office National des Hydrocarbures et des Mines (ONHYM) mantiene il restante 25%. La dichiarazione della società indica che i risultati del pozzo OBA-1 saranno annunciati al completamento della perforazione, poiché l'azienda rimane ottimista riguardo al potenziale del potenziale potenziale di migliorare significativamente la propria base di risorse in Marocco.
Oltre alla licenza Loukos Onshore, il portafoglio di Chariot in Marocco comprende una partecipazione del 30% nella licenza Lixus Offshore, con Energean che detiene una quota del 45% e ONHYM che ne detiene il 25%. Tale licenza copre un'area di circa 1.794 chilometri quadrati, con profondità dei fondali che vanno dalla costa fino a 850 metri.
Mentre Chariot si imbarca in questa nuova impresa di perforazione, il settore energetico attende con impazienza i risultati, che potrebbero potenzialmente rimodellare il panorama energetico della regione e contribuire agli sforzi continui del Marocco per diversificare le proprie fonti energetiche.