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Carlo Nordio nel mirino dell’Anm
Il governo ha preparato la norma per la separazione delle carriere e la Magistratura attraverso la propria associazione ha contestato la decisione
L’Associazione nazionale magistrati, contraria alla separazione delle carriere, ha lanciato la sua sfida al governo Meloni.
La cosa che stupisce maggiormente e vedere dei dipendenti del governo che si ribellano ad una sua decisione e invece di discutere la norma con il proprio datore di lavoro, si rivolgono ai cittadini come se l’Anm fosse un movimento politico.
Infatti, l’Associazione nazionale magistrati, al termine della riunione, nella mozione finale della sua relazione, ha invitato tutti gli iscritti a realizzare una mobilitazione culturale e comunicativa che faccia comprendere ai cittadini i rischi che può comportare la decisione presa dal governo in carica.
Desiderò ricordare a questa “Casta” che non è un movimento politico con in tasca la facoltà di rivolgersi direttamente ai cittadini, ma essendo dei semplici impiegati “di lusso” possono parlare solo con il proprio datore di lavoro “il Governo” come fanno tutti i dipendenti.
Va ricordato che il dovere dei magistrati non è quello di fare o correggere le leggi, ma di saperle interpretare in modo corretto.
Va ricordato che in 31 anni, sono stati arrestati 30 mila innocenti e questo dato è sufficiente a far comprendere in che mani siamo.
Per parlare direttamente con i cittadini occorre fare alcune cose molto semplici: dimettersi dal proprio incarico, candidarsi in qualche partito politico per partecipare alle elezioni e preparare un progetto di governo credibile.
Siccome non compete a loro scrivere le leggi, non capisco questa presa di posizione dell’Anm in merito all’ipotesi della separazione delle carriere.
Chi ha i capelli bianchi ricorda molto bene quante vittime ha fatto “Tangentopoli” nata per eliminare la DC e dare il potere alla sinistra che si fece fottere da Berlusconi.
Non pigliamoci in giro, dal momento buio di Tangentopoli, nata per il volere di alcuni poteri finanziari internazionali, la Magistratura si è montata la testa e da quel periodo ha sostituito il potere politico eliminando i governi non graditi è allontanando i personaggi scomodi con il tintinnio delle manette.
L’arroganza di aver fatto eleggere chi li osannava ed eliminato gli avversari con accuse inventate ad hoc, è una cosa talmente penosa che faccio fatica a commentarla.
I politici che hanno consegnato le chiavi della democrazia nelle mani della Magistratura, senza un mandato popolare sancito dalle votazioni, sono dei traditori della Patria che dovrebbero essere immediatamente allontanati dal “Bel Paese”.....