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Scoperta rivoluzionaria: la barca agricola più antica e più grande dell'Africa nordoccidentale riscrive la storia della regione

Scoperta rivoluzionaria: la barca agricola più antica e più grande dell'Africa nordoccidentale riscrive la storia della regione
Wednesday 25 September 2024 - 17:30 Giornalisti: Azzat Manal
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Un importante gruppo di ricerca internazionale, guidato dall'Istituto Nazionale di Archeologia e del Patrimonio (INSAP) del Marocco, dall'Istituto Italiano di Scienze dei Beni Culturali (CNR-ISPC) e dall'Università di Cambridge, ha scoperto un complesso agricolo che è il primo del suo genere specie nell'Africa nordoccidentale. Questa scoperta risale al periodo compreso tra il 3400 e il 2900 a.C. ed è considerata la più grande e antica imbarcazione agricola documentata nel continente africano al di fuori della Valle del Nilo.

Questo sito archeologico, scoperto nel villaggio di Oued Baht, vicino alla città di Khemisset, riflette il ruolo centrale che il Marocco ha svolto nello sviluppo delle società nella regione del Mediterraneo e nel Nord Africa. I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica Antiquity, il che rafforza l'importanza di questa scoperta nel panorama internazionale.

Questo complesso agricolo copre un'area di circa dieci ettari, ed è simile per dimensioni alla città greca di Troia della prima età del bronzo. Secondo i ricercatori, questo sito offre nuove informazioni sull’insediamento del Marocco tra il IV e il III millennio a.C., migliorando la comprensione storica del ruolo vitale svolto da questa regione nella storia culturale del Mediterraneo.

Questa scoperta rappresenta il risultato di una stretta collaborazione tra diversi istituti e ricercatori di diversi paesi, che riflette il crescente interesse per gli studi archeologici nell'Africa nordoccidentale. La ricerca condotta dall'archeologo Youssef Boukbout, in collaborazione con un team internazionale di scienziati, ha rivelato prove di addomesticamento di piante e animali, nonché la scoperta di una ricca collezione di strumenti archeologici, tra cui vasi di ceramica decorati e asce lucidate.

Gli scavi hanno messo in luce anche un gran numero di fosse di deposito, probabilmente utilizzate per conservare materiali agricoli. Le prove raccolte suggeriscono forti legami commerciali e culturali con i siti contemporanei della penisola iberica, inclusa la scoperta di pezzi di avorio e uova di struzzo, indicando una comunicazione vitale tra Africa ed Europa attraverso lo Stretto di Gibilterra.

Da più di un secolo di ricerche archeologiche, il mistero che circonda i periodi preistorici del Mediterraneo risiede nell'assenza di siti archeologici risalenti al periodo compreso tra il IV e il I millennio a.C. nel Nord Africa, contrariamente agli importanti sviluppi sociali e culturali avvenuti nel Nord Africa. la sponda nord.

I risultati di questa scoperta evidenziano che la scarsa conoscenza della storia del Nord Africa non è dovuta alla mancanza di prove archeologiche, ma piuttosto all’incuria che queste regioni hanno subito nella ricerca scientifica.

Queste scoperte fanno parte del Progetto Archeologico Oued Baht (OBAP), un progetto multidisciplinare internazionale lanciato nel 2021 nell'ambito di un accordo di cooperazione scientifica tra INSAP, CNR-ISPC, Università di Cambridge e ISMEO, sottolineando l'importanza della cooperazione internazionale per migliorare comprensione storica della regione.


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