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Il re giordano e il primo ministro italiano discutono su come ridurre l'escalation nella regione
Il re giordano Abdullah II ha discusso con il primo ministro italiano Giorgia Meloni le modalità per ridurre l'escalation nella regione e ha sottolineato la necessità di intensificare gli sforzi per raggiungere un arresto immediato della guerra di Israele contro Gaza e il Libano.
Durante l'incontro di venerdì nella città di Aqaba, nel sud della Giordania, le due parti hanno sottolineato "la protezione dei civili e la fine delle loro sofferenze nella Striscia di Gaza e in Libano".
Da parte sua, il re Abdullah ha sottolineato "l'importanza di rafforzare la risposta al disastro umanitario di Gaza, assicurando che i soccorsi e gli aiuti medici raggiungano le destinazioni, e continuando a sostenere l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA) per fornire i propri servizi, in conformità con il mandato delle Nazioni Unite."
Ha messo in guardia “contro la continuazione degli attacchi dei coloni estremisti contro i palestinesi in Cisgiordania e contro le violazioni contro i luoghi sacri islamici e cristiani a Gerusalemme”.
Ha sottolineato "la necessità di lavorare efficacemente per trovare un orizzonte politico per raggiungere una pace giusta e globale basata sulla soluzione dei due Stati".
L'incontro ha toccato "la necessità di un coordinamento continuo al fine di aumentare l'efficacia della risposta alla crisi dei rifugiati siriani".
Durante l'incontro si è discusso anche delle relazioni tra i due paesi e popoli, poiché il re giordano ha espresso il suo desiderio di rafforzare la cooperazione in vari campi.
A sua volta, il Primo Ministro italiano ha espresso "l'apprezzamento del suo Paese per il ruolo di soccorso della Giordania nei confronti della popolazione della Striscia di Gaza".