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Allerta sanitaria: un nuovo ceppo di Mpox è stato dichiarato emergenza pubblica dall’Unione Africana

Allerta sanitaria: un nuovo ceppo di Mpox è stato dichiarato emergenza pubblica dall’Unione Africana
Thursday 15 August 2024 - 11:15
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Martedì i Centri per il controllo delle malattie (CDC) dell’Unione africana hanno dichiarato ufficialmente che un nuovo ceppo del virus Mpox costituisce ora un’emergenza sanitaria pubblica nel continente. Questo allarme segna un passo cruciale nella lotta contro questa malattia, precedentemente nota come vaiolo delle scimmie , la cui diffusione sta accelerando nella Repubblica Democratica del Congo (RDC).

Un comitato di esperti ha sostenuto all’unanimità questa affermazione, sottolineando che questa nuova variante del virus è la più pericolosa mai osservata. Endemico in alcune parti dell’Africa occidentale e centrale, quest’anno l’MPOX sta vivendo una preoccupante recrudescenza, con casi segnalati in almeno 16 paesi africani. Alla fine di luglio, il CDC ha documentato un totale di 37.583 casi dal 2022, inclusi 1.451 decessi sparsi in 15 Stati membri dell’Unione africana.

Di fronte a questa situazione preoccupante, il CDC avverte che il virus potrebbe andare fuori controllo, chiedendo una maggiore fornitura di vaccini. “Il vaiolo non è solo un problema africano, è una minaccia globale che trascende i confini, le razze e le credenze”, ha affermato Jean Kaseya, direttore esecutivo dell’ACDC. Ha aggiunto che questo virus evidenzia le vulnerabilità globali ed è essenziale imparare dall’esperienza della pandemia di Covid-19 .

Michael Marks, professore alla London School of Hygiene & Tropical Medicine, ha sollevato la possibilità di una trasmissione internazionale, sottolineando l’importanza di una risposta globale che sostenga i paesi più colpiti, come la RDC. Ha inoltre sottolineato che l’accento deve essere posto sull’accesso ai vaccini e sull’assistenza alle popolazioni a rischio, piuttosto che su una reazione puramente difensiva da parte dei paesi europei.

Dichiarare un’emergenza sanitaria pubblica potrebbe mobilitare risorse cruciali per le nazioni africane, compresa l’attivazione di specifici meccanismi di finanziamento. Per quanto riguarda il nuovo ceppo, gli esperti notano differenze significative tra i tassi di mortalità nell’Africa occidentale e centrale, con la RDC che registra un tasso di mortalità del 4%, anche se questa cifra potrebbe essere sottostimata a causa dei numerosi casi non diagnosticati.

La trasmissione del virus avviene principalmente attraverso il contatto diretto con lesioni infettive, che ha portato ad epidemie in diversi paesi africani. Le autorità sanitarie sottolineano l’importanza dei vaccini per contenere la diffusione, anche se permangono delle sfide, tra cui le dosi insufficienti disponibili e la sfiducia delle persone nei confronti dei vaccini.

Infine, gli esperti chiedono una campagna informativa chiara per contrastare la disinformazione e incoraggiare la vaccinazione, una sfida importante in un contesto in cui miti e sfiducia sono ancora profondamente radicati.


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