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Talbi Alami: le iniziative di Sua Maestà il Re incarnano il fermo impegno del Marocco a sostenere la causa palestinese
Il presidente della Camera dei Rappresentanti, Rachid Talbi Alami, ha confermato oggi, martedì a Rabat, che le iniziative di Sua Maestà il Re Mohammed VI “incarnano concretamente il fermo impegno del Marocco a sostenere la causa palestinese e i legittimi diritti del popolo palestinese all’indipendenza e stabilendo il loro stato indipendente”.
In un discorso pronunciato in apertura della 52a riunione del Comitato Esecutivo dell'Unione dei Consigli degli Stati Membri dell'Organizzazione per la Cooperazione Islamica, Talbi Al-Alami ha evidenziato i progetti concreti implementati dall'Agenzia Bayt Mal Al-Quds , emanato dal Comitato di Gerusalemme guidato da Sua Maestà il Re, a sostegno della fermezza dei residenti della città di fronte all'insediamento e all'occupazione, nonché alle recenti iniziative di Sua Maestà il Re per inviare aiuti alla popolazione di Gaza, poiché il Marocco è stato il primo a farlo via terra.
Dopo aver dato il benvenuto ai partecipanti a questo incontro ospitato dal Marocco, terra che ha visto la nascita dell'Organizzazione della Conferenza Islamica per decisione della Conferenza del Vertice Islamico che si tenne a Rabat nel periodo tra il 22 e il 25 settembre 1969, in seguito all'incendio del Moschea di Al-Aqsa, Talbi Al-Alami si è fermato davanti alle circostanze in cui versa il fraterno popolo palestinese, a seguito dell’occupazione e di varie forme di uccisioni, assedi e attacchi a vite e proprietà, “con cui rinnoviamo la nostra forza. condanna di”.
Ha sottolineato che il fraterno popolo palestinese merita tutto il sostegno e l’assistenza per i suoi diritti legittimi, “che potranno essere raggiunti solo aprendo un chiaro orizzonte politico attraverso negoziati, la cui fattibilità è la creazione di uno Stato palestinese indipendente con Gerusalemme Est come suo capitale. È una soluzione la cui attuazione deve essere garantita dalla comunità internazionale nel quadro di un impegno internazionale esplicito, fermo e sincero”.
D'altra parte, il signor Talbi Al-Alami ha registrato che la 52a riunione del Comitato esecutivo dell'Unione dei Consigli degli Stati membri dell'Organizzazione per la cooperazione islamica, durante la quale sono stati presentati i progetti di ordine del giorno dei comitati permanenti e tematici e della Conferenza generale dell'Unione sarà approvato, non sarà privo di dibattito politico, nonostante la sua natura organizzativa, chiedendo di orientare le discussioni, le proposte e le posizioni dell'Unione in una direzione pratica, razionale e realistica che consenta ai paesi islamici di affrontare le sfide e le crisi che affliggono loro.
A questo proposito, ha osservato che “i conflitti più antichi, più complessi e più gravi sono quelli che si verificano nei paesi islamici”, sottolineando che “se alcuni di questi conflitti sono legati a interferenze esterne, sono dovuti, in parte, a un abominevole settarismo”. e in alcuni casi la mancanza di indipendenza del processo decisionale nazionale”. E di violare l’integrità territoriale dei paesi e alimentare tendenze separatiste”.
Talbi Al-Alami ha sottolineato che l’importanza delle proposte e raccomandazioni che possono essere presentate dall’Unione dei Consigli degli Stati membri dell’Organizzazione per la Cooperazione Islamica, dai suoi organi competenti e dai suoi comitati permanenti, “risiede nel loro realismo, attuabilità, chiarezza e titolarità da parte dei parlamenti membri”.
Inoltre, aggiunge il Presidente della Camera dei Rappresentanti, le decisioni dell’Unione, per quanto efficaci e credibili siano, non saranno efficaci e non produrranno un impatto se non saranno intelligenti, coerenti e adatte ai cambiamenti internazionali, e non saranno sostenute da il resto degli organismi congiunti di azione islamica, perché sono quelli capaci di attuazione e coordinamento.
Ritiene che ciò che richiede coordinamento e apertura alle organizzazioni del mondo islamico, sia governative che tematiche, debba andare anche nella direzione delle organizzazioni parlamentari multilaterali “con l’obiettivo di far conoscere le nostre questioni e correggere gli errori e le forme di confusione che facciamo sì che una parte importante dell’opinione pubblica internazionale si metta contro di noi solo perché un pugno di estremisti estremisti commettono, in nome dell’Islam e dei musulmani, atti vergognosi e riprovevoli di cui tutti si rendono conto che l’Islam è innocente”.
A questo proposito ha citato la “Dichiarazione di Marrakech”, che è culminata nei lavori della Conferenza interparlamentare sul “Dialogo delle religioni: collaboriamo per un futuro comune”, che si è tenuta a Marrakech dal 13 al 15 giugno. 2023 ed è considerato un documento di riferimento parlamentare internazionale nel campo del dialogo delle religioni, delle civiltà e delle credenze su cui si dovrebbe lavorare per attivarlo.
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