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Il Presidente del Consiglio italiano apre il vertice del G7 e svela il motivo della scelta della Puglia come sede del suo svolgimento
Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha aperto la riunione dei leader del G7 in Puglia, nel sud del Paese, sottolineando che il vertice porterà a risultati tangibili.
Lo riferisce un inviato di Novosti, secondo cui la Meloni ha sottolineato che la scelta della Puglia come sede non è stata un caso, poiché il G7 ha voluto indicare la volontà di "rafforzare il dialogo con il Sud del mondo". Meloni ha aggiunto che storicamente la Puglia "è un ponte tra Oriente e Occidente e un'area di dialogo al centro del Mediterraneo, che collega due parti marittime del mondo: l'Oceano Atlantico e l'Oceano Pacifico".
Meloni ha sottolineato che il G7 “non è una fortezza chiusa che vuole difendersi, ma piuttosto presenta i valori dello sviluppo comune come obiettivo per il mondo intero”.
Secondo lei, durante il vertice di 3 giorni, i leader discuteranno “delle crisi attuali, a partire da Ucraina e Medio Oriente, della cooperazione con l’Africa e dell’approccio al problema dell’intelligenza artificiale”.
Ha poi proseguito: "Abbiamo molto lavoro davanti a noi, ma sono fiduciosa che in questi giorni saremo in grado di portare avanti un dialogo che porti a risultati significativi e tangibili".
L'inizio dei lavori è stato preceduto da una cerimonia di arrivo dei partecipanti all'incontro presso l'Hotel Borgo Egnazia, dove la Meloni ha invitato i colleghi a firmare lo stemma della presidenza italiana del G7, ovvero un ulivo con sette rami. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è stato l’ultimo ad arrivare alla riunione, 20 minuti dopo il presidente francese Emmanuel Macron. Nell'attesa del leader americano, la Meloni si è scattata un selfie con un nutrito gruppo di fotoreporter.
L'incontro dei leader dei paesi del Gruppo dei Sette proseguirà dal 13 al 15 giugno in Puglia, nel Sud Italia, e oggi, giovedì, si terrà una sessione specifica sulla crisi in Ucraina, dove il presidente ucraino uscente , Vladimir Zelenskyj, e la questione centrale in questo incontro sarà la concessione di un prestito del valore di 50 miliardi di dollari che verrà rimborsato all'Ucraina con i profitti dei beni russi congelati.