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Elezioni europee. Limitazioni inaccettabili al diritto di voto
Le prossime elezioni dell’8 e 9 giorno saranno “falsate” dalla mancanza di circa 3 milioni di voti di cittadini italiani che risiedono in Paesi che non fanno parte dell’Ue. A questi cittadini viene, di fatto, reso quasi impossibile esercitare un diritto costituzionale fondamentale per la natura stessa della democrazia. Un’assurdità e una violazione clamorosa della Costituzione: l’Italia Paese fondatore dell’Europa non è in grado di assicurare che tutti i suoi cittadini possano votare per il Parlamento europeo.
Vediamo di capirci qualcosa.
L’art.48 della Costituzione recita: “Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico.
La legge stabilisce requisiti e modalità per l’esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all’estero e ne assicura l’effettività. A tale fine è istituita una circoscrizione Estero per l’elezione delle Camere, alla quale sono assegnati seggi nel numero stabilito da norma costituzionale e secondo criteri determinati dalla legge.
Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge”.
Se un cittadino italiano che risiede in Svizzera, Albania, Argentina, Brasile e via di questo passo, chiede alla locale ambasciata italiana come e dove poter votare per le europee riceverà più o meno questa risposta
“La normativa relativa all’elezione di membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia non prevede il voto all’estero al di fuori dei Paesi UE. Pertanto, gli elettori italiani, iscritti all’AIRE e residenti negli Stati che non sono membri dell’Unione Europea, potranno votare solo rientrando in Italia, recandosi presso i seggi istituiti dai Comuni nelle cui liste elettorali risultano iscritti.”
Ma la Costituzione obbliga ad assicurare l’effettività del diritto di voto dei cittadini residenti all’estero senza distinguere se si trovino in Paesi Ue o non Ue.
Siamo di fronte ad una clamorosa violazione della Costituzione e ad una ferita gravissima alla democrazia e all’Europa. Non si può obbligare un cittadino italiano a rientrare in Patria, sostenendo spese e disagi vari, per esercitare il sacrosanto diritto di voto. Altri Paesi europei, ad esempio la Francia, garantiscono ai loro cittadini di poter votare anche nei Paesi non Ue.
Alcuni dati Istat 2022 sui cittadini italiani che praticamente non potranno votare per le elezioni europee: Nell’America del Sud sono 1.936.904 di cui in Argentina 924.335 e in Brasile 562.871. Negli Stati Uniti sono 301.847, in Svizzera 637.417, Regno Unito 456.654. Le ambasciate hanno gli elenchi degli italiani che hanno diritto di voto. Le circoscrizioni per le europee sono solo 5 quindi non è complicato far votare ciascun cittadino per i partiti della propria circoscrizione. Ci appelliamo ai Ministri Piantedosi e Tajani.