- 15:30Rafforzare i legami marittimi: Marocco e Organizzazione marittima internazionale
- 14:38Il re giordano e il primo ministro italiano discutono su come ridurre l'escalation nella regione
- 13:00Trump rivendica la paternità della fecondazione in vitro in mezzo alle polemiche sui trattamenti per la fertilità
- 11:12Salone dell'automobile di Parigi 2024: una nuova era per la mobilità ecosostenibile
- 10:40L'oro supera i 2.700 dollari l'oncia, un record storico
- 10:15I membri degli One Direction esprimono di essere "affranti" per la perdita di Liam Payne
- 09:50Rabat, capitale mondiale del libro 2026: una piattaforma culturale
- 09:10Immagini di abusi sessuali su minori generate dall'intelligenza artificiale raggiungono un "punto di svolta", afferma un ente di controllo
- 08:35L'Unione europea riafferma l'importanza del suo partenariato strategico con il Marocco
Seguici su Facebook
Firma di un protocollo d'intesa per lo sviluppo delle infrastrutture del gas in Marocco
Il Ministero dell'Interno, il Ministero dell'Economia e delle Finanze, il Ministero dei Materiali e dell'Acqua, il Ministero della Transizione Energetica e dello Sviluppo Sostenibile e cinque istituzioni e aziende pubbliche hanno firmato un protocollo d'intesa con l'obiettivo di completare il programma di sviluppo delle infrastrutture del gas nel paese.
In una dichiarazione del Ministero della transizione energetica e dello sviluppo sostenibile si legge: “È stato firmato un protocollo d’accordo tra i ministeri dell’Interno, dell’Economia, delle Finanze, delle Attrezzature, dell’Acqua, della Transizione energetica e dello Sviluppo sostenibile, per lanciare la roadmap delle infrastrutture del gas”.
Il protocollo mira a rafforzare il coordinamento tra i ministeri per attuare un programma di sviluppo delle infrastrutture del gas.
Il protocollo comprende anche cinque istituzioni e aziende pubbliche: l'Agenzia nazionale dei porti, l'Ufficio nazionale dell'elettricità e dell'acqua potabile, l'Ufficio nazionale degli idrocarburi e dei minerali, la Compagnia Nador West Mediterranean e la Compagnia autostradale nazionale del Marocco.
Secondo la comunicazione, il protocollo costituisce una continuazione dell’impegno del Regno volto a rafforzare la propria sovranità energetica, decarbonizzare la propria economia e collegarla ai mercati regionali e globali.
Il protocollo, della durata di diversi anni, mira a dotare il Regno di diversi porti per l'importazione di gas naturale liquefatto, oltre a un'infrastruttura per lo stoccaggio e il trasporto del gas naturale.
Sosterrà i gasdotti che collegano i bacini che producono gas locale ai consumatori, svilupperà una stazione di importazione di gas naturale liquefatto nel porto di Nador, nel Mediterraneo occidentale, e costruirà un nuovo gasdotto che collegherà la stazione al gasdotto Maghreb-Europa (un gasdotto che collega il Marocco e l’Europa).
"Il protocollo favorirebbe, a lungo termine, l'accelerazione dello sviluppo delle energie rinnovabili, in particolare quello che il Marocco si prepara a lanciare un progetto per l'idrogeno verde e i suoi derivati", si legge nella nota.
Il Marocco sta accelerando i passi per garantire il proprio fabbisogno energetico, soprattutto perché importa il 96% del consumo attraverso fonti esterne, in coincidenza con l'aumento dei prezzi derivante dallo scoppio della guerra russo-ucraina.
Il Marocco sta lavorando per investire maggiormente nelle energie rinnovabili, oltre a stabilire partenariati nel quadro dell’idrogeno verde. Il paese è tra i primi 5 produttori di energia solare tra i paesi arabi.