- 11:30Sport da combattimento: dall’arena tradizionale a un settore globale multimiliardario
- 10:45Bitcoin e rischi finanziari: le sfide della vigilanza in Marocco
- 10:00Il Marocco sta reinventando il settore alberghiero: una nuova prospettiva di vita per il suo settore turistico prima della Coppa del Mondo del 2030
- 09:20Royal Mansour Marrakech: una destinazione di magia e lusso per festeggiare la fine dell'anno
- 08:45“Il Marocco sta facendo progressi nella classifica 2024 sulla preparazione digitale e sta rafforzando la sua posizione nel Nord Africa”
- 08:00Alla luce delle guerre... cosa accadrà ai prezzi globali del grano nel 2025?
- 07:30Agadir ospita la prima edizione della Conferenza internazionale su digitalizzazione, finanza e innovazione
- 17:00Intelligenza artificiale: un'opportunità e una sfida per i project manager in Marocco
- 16:00OpenAI cerca di portare i vantaggi dell'intelligenza artificiale sui dispositivi Samsung
Seguici su Facebook
Eurostat: Il Marocco al decimo posto nella raccolta dei rifiuti in Europa
Secondo le statistiche del Parlamento europeo, il quotidiano spagnolo 20 Minutes riporta che l'Unione europea produce annualmente più di 2,1 miliardi di tonnellate di materiali usa e getta. La maggior parte di questi materiali viene lavorata all'interno dei paesi dell'Unione, ma gran parte di essi viene esportata in altri paesi.
Secondo i dati di Eurostat, il Marocco si è classificato al decimo posto tra i maggiori importatori di materiali usa e getta dall'Unione europea nel 2021, importando circa 0,6 milioni di tonnellate, che spesso rappresentano rifiuti trattati come energia alternativa, in base a convenzioni internazionali.
Altri importatori europei di rifiuti sono in prima linea: Stati Uniti d'America, Egitto, Indonesia, Pakistan, Norvegia, Regno Unito e Svizzera, secondo le statistiche dell'Ufficio europeo di statistica.
Il Marocco era stato testimone di ampie discussioni sulla questione, prima che il governo marocchino affermasse che i materiali importati non erano affatto pericolosi e che erano conformi alle convenzioni internazionali che vietavano il trasferimento di materiali pericolosi dai paesi sviluppati ai paesi in via di sviluppo.