- 11:45Giorgetti si compiace: la crescita del PIL italiano supera quella delle grandi economie, inclusi gli Stati Uniti
- 14:02Italia, Cipro, Francia e Croazia inviano aerei antincendio in Israele
- 15:21Il Ministro degli Esteri italiano chiede colloqui con gli "amici americani" sui dazi
- 13:15Turchia e Italia si impegnano per una più stretta cooperazione
- 11:30Incontro strategico tra Giorgia Meloni e Recep Tayyip Erdogan: verso un partenariato rafforzato tra Italia e Turchia
- 07:40I parlamentari italiani elogiano la credibilità dell'iniziativa autonomista marocchina per risolvere il conflitto nel Sahara.
- 13:00Meloni mette in guardia contro le "altre potenze" che sfruttano le tensioni tra Washington e Bruxelles
- 13:00Ministro degli Esteri italiano: la pace in Ucraina è più vicina
- 10:40L'assassino di un fedele in una moschea nel sud della Francia si consegna alla polizia italiana.
Seguici su Facebook
Incendio a San Vittore: 6 agenti intossicati
Carceri senza pace, tra sovraffollamento, rivolte e altri fatti gravi: incendio nella notte nel carcere di San Vittore, dove un detenuto del V reparto ha appiccato il fuoco al suo materasso. “Immediato l’intervento dei vigili del fuoco, allertati dal personale di sorveglianza, che hanno spento l’incendio, ma le forti esalazioni hanno provocato l’intossicazione di sei agenti intervenuti per ripristinare la sicurezza all’interno della sezione”, riferisce il segretario del Sappe Alfonso Greco, denunciando all’interno dell’istituto milanese “una situazione veramente al limite della sopportazione” per il “personale di polizia penitenziaria che in esso lavora ogni giorno con grande abnegazione ma altrettanto seri pericoli”. Le autorità amministrative e politiche – esorta Greco – non si sottraggano alle loro precise responsabilità per assicurare a Milano dignità e sicurezza a chi vi in esso lavora e vi è detenuto”.
Parla di “tragedia sfiorata” Aldo Di Giacomo, segretario generale del S.pp., esortando a “mettere fine a rivolte, mini-rivolte, violenze, resistenze, ingiurie, atti intimidatori che nel primo quadrimestre dell’anno negli istituti lombardi ha raggiunto un numero altissimo: 6 manifestazioni di protesta collettiva e 225 aggressioni a personale. Sono numeri che fanno aumentare di circa il 60% solo il numero di atti violenti registrati sempre nelle carceri lombarde complessivamente in tutto il 2023”. Per Di Giacomo “gli istituti lombardi hanno bisogno di un piano straordinario di interventi e non di chiacchiere e promesse da parte dell’amministrazione penitenziaria e del governo per affrontare rapidamente sovraffollamento, carenza di organici e di strutture”.
Commenti (0)