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L’Ugl: “Non dimenticare la tragedia di Marcinelle”
“L’8 agosto ci troviamo a commemorare una delle pagine più buie della storia del lavoro: la tragedia di Marcinelle. Ricordiamo con rispetto tutti coloro che hanno perso la vita in uno dei più gravi incidenti sul lavoro. Questo evento non è solo un capitolo del passato, ma un monito per il presente e il futuro, che sottolinea l’importanza della sicurezza sul lavoro e del rispetto dei diritti di ogni lavoratore, indipendentemente dal ruolo ricoperto”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’Unione generale del Lavoro, oggi a Marcinelle, in Belgio, con una delegazione dell’Ugl, per partecipare alla commemorazione dei 262 minatori, di cui 136 italiani, che l’8 agosto 1956 persero la vita a causa dello scoppio nella miniera di carbone del Bois du Cazier. Dal 2001, in occasione di questo anniversario, si celebra anche la “Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”.
“L’Ugl – continua Capone – è presente a Marcinelle con una delegazione per ribadire il proprio impegno nel continuare a vigilare affinché le leggi sulla sicurezza vengano rispettate e applicate: i diritti dei lavoratori devono essere al centro delle politiche economiche e sociali del nostro Paese. La memoria di Marcinelle, infatti, è un simbolo per affermare l’importanza della sicurezza sul lavoro, un tema sempre attuale anche nel contesto odierno”. Una tragedia infinita: “I dati Inail fotografano un tragico bilancio: sono 469 gli incidenti mortali sul lavoro nel primo semestre del 2024, pari a +4,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questi non sono numeri ma vite spezzate, spesso anche giovani, e famiglie distrutte da Nord a Sud Italia. Per tali motivi è fondamentale promuovere, a livello nazionale ed europeo, una vera cultura del lavoro che salvaguardi la salute e la vita dei lavoratori”.
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