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Cannabis light, arriva la stretta
Stretta sulla cannabis light che, in sostanza, viene equiparata alla classica marijuana. La decisione è arrivata nella notte durante i lavori delle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera dei deputati, riunite in una seduta fiume per fare in modo che il disegno di legge Sicurezza possa approdare nell’Aula di Montecitorio questa mattina. Sempre per quanto riguarda le cosiddette droghe leggere che vedono novità sul fronte della cannabis light, i componenti delle commissione che continuano a lavorare a oltranza hanno discusso anche su una proposta della Lega che mirava a vietare l’utilizzo della pianta di canapa a fini pubblicitari. L’emendamento è stato però alla fine ritirato e bisognerà adesso vedere se sarà eventualmente riproposto quando la discussione del provvedimento sbarcherà nell’emiciclo di Palazzo Montecitorio. Le opposizioni non hanno mancato di protestare, sia per il merito della nuova regolamentazione della cannabis light che pone un serio punto interrogativo sul futuro di un settore attorno al quale negli ultimi anni si è sviluppato un indotto poderoso, che per il metodo utilizzato nel corso dei lavori, che ha visto il contingentamento dei tempi. Questioni procedurali a parte, con la stretta imposta alla cannabis light adesso si pone il tema dei tanti punti vendita sorti negli ultimi anni per la commercializzazione del prodotto e della stessa catena produttiva che vede impiegati migliaia di occupati.
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