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Il Marocco mostra il successo nella lotta alla desertificazione alla COP16 di Riyadh
Il padiglione marocchino alla 16a sessione della Conferenza delle Parti (COP16) della Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione, attualmente in corso a Riyadh, funge da piattaforma distinta che evidenzia i risultati del paese nella conservazione degli ecosistemi e nel controllo della desertificazione.
"Riconoscendo il suo ruolo nei forum ambientali internazionali, il Marocco mira a condividere la sua vasta esperienza nell'uso sostenibile del suolo e nella lotta alla desertificazione, in particolare con le nazioni africane", ha affermato Abderrahim Houmy, direttore generale dell'Agenzia nazionale per l'acqua e le foreste.
Esteso su 250 metri quadrati, il padiglione è progettato come piattaforma per mostrare le migliori pratiche e i successi del Marocco nella gestione della siccità e nel controllo della desertificazione. Secondo Houmy, l'evento presenterà numerosi eventi collaterali, organizzati dall'Agenzia nazionale per l'acqua e le foreste e dai suoi partner, volti a esplorare opportunità di cooperazione regionale e internazionale. Un forte accento sarà inoltre posto sul coinvolgimento delle comunità locali, dato il loro ruolo fondamentale negli sforzi di conservazione ambientale.
Attraverso la sua partecipazione alla COP16, il Marocco ribadisce il suo fermo impegno nel preservare gli ecosistemi e combattere la desertificazione. Houmy ha sottolineato che l'evento rappresenta un passo fondamentale negli sforzi globali per contrastare la desertificazione e ripristinare i suoli degradati.
Guidato dalla visione perspicace di S.M. Re Mohammed VI, il Marocco ha implementato diverse strategie ambientali, tra cui l'iniziativa "Foreste del Marocco 2020-2030", volta a proteggere le risorse naturali e promuovere lo sviluppo sostenibile.
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