- 17:54Marocco/Regno Unito: un partenariato strategico "vitale" orientato ai risultati
- 12:44Il piano di autonomia, "l'unica via per una soluzione definitiva" della questione del Sahara marocchino
- 11:15Il Marocco modernizza la sua flotta aerea con l'acquisizione di Boeing Dreamliner entro il 2030
- 10:10Casablanca tra le 40 migliori città emergenti al mondo per attrarre talenti tecnologici
- 09:11Ghala Bahia sottolinea l'intenso sostegno internazionale al piano di autonomia marocchino a New York
- 08:51Rabat ospita la settima Conferenza degli Alti Ufficiali Militari Africani in collaborazione con gli Stati Uniti
- 08:15Il Consiglio di Cooperazione del Golfo ribadisce il suo sostegno all'identità marocchina del Sahara di fronte alla Commissione per la Decolonizzazione delle Nazioni Unite
- 07:56Tesla annuncia ufficialmente l'apertura di una filiale in Marocco
- 17:00Il Marocco rafforza la sua cooperazione con l'OIL per sostenere le riforme del mercato del lavoro
Seguici su Facebook
Preparazione al Ramadan in Marocco: un mese di devozione e solidarietà
Il mese sacro del Ramadan si avvicina rapidamente e, in Marocco, come in molti paesi musulmani, è un momento atteso con fervore e rispetto. Se da un lato il periodo è un momento di digiuno e preghiera, dall'altro è caratterizzato da una meticolosa preparazione in tutti gli aspetti della vita quotidiana, e in particolar modo all'interno delle moschee, veri epicentri della vita religiosa.
Un mese di devozione
Il Ramadan, il mese del digiuno, è un periodo di purificazione spirituale e fisica. I marocchini, fedeli alla loro fede, si preparano ad accogliere questo mese sacro con pratiche religiose specifiche, ma anche prendendosi cura della loro comunità. Il mese di digiuno, che dura circa 29 o 30 giorni, consiste nell'astenersi dal mangiare, dal bere, dal fumare e da qualsiasi atto che possa alterare la purezza durante le ore diurne. La rottura del digiuno, al momento della chiamata alla preghiera del Maghrib, è un momento sacro e collettivo.
Moschee: centri di spiritualità e solidarietà
Le moschee svolgono un ruolo centrale durante il Ramadan. Non si tratta solo di luoghi di preghiera, ma anche di spazi di incontro, di scambio e di solidarietà. Le moschee marocchine si stanno preparando con cura ad accogliere le centinaia di fedeli che verranno a partecipare alle preghiere quotidiane, ma anche a preghiere specifiche del Ramadan, come il Taraweeh.
Nella maggior parte delle grandi città, come Casablanca, Marrakech, Fez e Rabat, le moschee vengono spesso decorate in modo speciale per questo mese benedetto. Le lanterne tradizionali chiamate "fanoos" illuminano gli ingressi e l'atmosfera festosa invade i cortili interni. I fedeli vengono non solo per pregare, ma anche per rafforzare la propria fede attraverso letture del Corano, sermoni e momenti di meditazione collettiva.
Solidarietà, pilastro del Ramadan
Oltre alle preghiere, il Ramadan è anche un momento di solidarietà. In molte moschee vengono organizzate distribuzioni di pasti per i più indigenti. I volontari si stanno mobilitando per preparare zuppe, datteri, latte e pane per consentire a tutti di rompere il digiuno con dignità. Queste azioni sono rese possibili grazie a donazioni private e iniziative della comunità.
Le moschee marocchine sono destinate a servire l'intera comunità. Oltre alle preghiere, sono luoghi di ritrovo e di sostegno sociale. Durante il Ramadan, queste azioni caritatevoli assumono una dimensione particolare. Le donazioni di cibo sono essenziali, così come le elemosine chiamate "zakat", che aiutano i più vulnerabili.
Preparazione logistica: Manutenzione e layout
Anche accogliere migliaia di fedeli richiede un'organizzazione attenta. Le autorità locali e i leader religiosi stanno facendo tutto il possibile per garantire il regolare svolgimento del mese. Spesso le moschee vengono ristrutturate o almeno pulite a fondo prima del Ramadan. Per gestire l'afflusso dei visitatori si stanno predisponendo misure logistiche, dall'allestimento di parcheggi per facilitare l'accesso allo sviluppo di spazi di preghiera.
A Casablanca, ad esempio, diverse moschee storiche, come la moschea di Hassan II, stanno ampliando la loro capienza per accogliere la folla che si raduna ogni sera. Gli orari delle preghiere vengono modificati e vengono diffusi annunci per informare i fedeli delle varie attività programmate.
Un periodo di riflessione e condivisione
Il Ramadan non è solo una preparazione fisica, ma anche mentale e spirituale. I marocchini si stanno prendendo del tempo per riconcentrarsi sulla propria fede, riflettere sul proprio posto nella società e migliorare le proprie relazioni con gli altri. Lungi dall'essere limitato alla preghiera, è anche un mese di condivisione e di impegno collettivo, in cui lavoriamo per la pace e la riconciliazione.
Così, al di là dei compiti logistici e dei preparativi visibili nelle moschee, il Ramadan in Marocco resta un periodo di profonde trasformazioni, segnato da un appello alla solidarietà, alla carità e alla spiritualità, valori che permeano l'intero Paese e uniscono la comunità musulmana nella sua ricerca di pietà e di prossimità.
Il Ramadan in Marocco è quindi molto più di un semplice periodo di digiuno. È un momento in cui la comunità si unisce attorno a valori profondi, in cui le moschee diventano centri di luce e di buona volontà e in cui ogni gesto, sia religioso che di solidarietà, contribuisce a rafforzare i legami tra gli individui e ad alimentare l'anima collettiva del Paese.
Commenti (0)