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Il Marocco consolida la sua posizione di destinazione turistica leader in Africa entro il 2025

Il Marocco consolida la sua posizione di destinazione turistica leader in Africa entro il 2025
Wednesday 07 May 2025 - 12:23
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Il settore turistico nel Nord Africa continuerà a crescere nel 2025, trainato da un forte incremento degli arrivi internazionali. Il Marocco, che nel 2024 è diventato per la prima volta la principale destinazione turistica dell'Africa, mantiene il primato su Egitto e Tunisia. Questa dinamica si inserisce in un contesto globale favorevole, ma beneficia anche di strategie efficaci e di grandi eventi programmati per i prossimi mesi.

La regione del Nord Africa continua la sua ripresa con vigore. Secondo i dati pubblicati per i primi tre mesi dell'anno, i flussi turistici verso Marocco, Egitto e Tunisia sono aumentati in modo significativo, superando la performance dello stesso periodo del 2024. Sebbene la ripresa del turismo globale giochi un ruolo innegabile, non è sufficiente a spiegare da sola questa crescita. Politiche mirate, campagne promozionali e l'organizzazione di eventi culturali e sportivi sono tutti fattori che sostengono l'attività nei tre Paesi.

Secondo le stime dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il turismo, le prospettive per il 2025 restano positive: si prevede che la crescita globale degli arrivi turistici internazionali raggiungerà il 3-5 percento, trainata dall'allentamento delle tensioni geopolitiche e dal rallentamento dell'inflazione. In questo contesto favorevole, il Nord Africa sembra essere particolarmente ben posizionato per catturare una quota significativa di questa crescita.


Dall'inizio dell'anno il Marocco si è distinto con performance notevoli. Tra gennaio e marzo 2025, il Regno ha accolto 4 milioni di visitatori, con un aumento del 22% rispetto allo stesso periodo del 2024. Ciò rappresenta circa 717.000 turisti in più. Questo dato conferma lo slancio generato lo scorso anno, quando il Paese ha raggiunto la soglia storica di 17,4 milioni di visitatori, diventando la principale destinazione turistica del continente.

Questo risultato è ancora più significativo perché avviene in un periodo generalmente caratterizzato da un'attività ridotta, in particolare a causa del Ramadan. Tuttavia, il mese di marzo, che quest'anno coincide con questo periodo, ha registrato quasi 1,4 milioni di arrivi (+17%).

Tra i fattori trainanti di questa crescita figurano l'incremento del numero di servizi aerei, in particolare tramite compagnie aeree low cost, nonché il consolidamento di mercati di origine tradizionali come Francia, Spagna e Regno Unito. La forte presenza della diaspora marocchina negli arrivi (1,9 milioni rispetto ai 2,1 milioni di turisti stranieri) evidenzia inoltre il ruolo chiave dei marocchini residenti all'estero nell'attuale dinamica.

La diversità dell'offerta nazionale consente oggi al Marocco di attrarre visitatori durante tutto l'anno, come testimonia il record registrato a gennaio con oltre 1,26 milioni di turisti (+27%). Si prevede che questa tendenza si consoliderà nel secondo trimestre, trainata dai festival culturali, dalle campagne promozionali internazionali e dall'inizio delle vacanze estive a giugno.
In questo contesto, diversi addetti ai lavori ritengono che entro la fine dell'anno potrebbe essere superata una nuova soglia: quella dei 20 milioni di visitatori. Se questa previsione venisse confermata, costituirebbe una nuova pietra miliare simbolica per il Regno.

Questa dinamica degli arrivi non è però accompagnata da una crescita equivalente dei ricavi. Secondo l'Ufficio dei cambi, nel primo trimestre i ricavi del turismo in valuta estera sono ammontati a 24,6 miliardi di dirham, con un aumento solo del 2,4% in un anno. Questo divario, ritenuto preoccupante da alcuni operatori, è spiegato in particolare dall'aumento del turismo low cost e dalla maggiore presenza di visitatori poco spendaccioni. Anche l'effetto Ramadan, durante il quale la diaspora privilegia i soggiorni in famiglia, potrebbe aver influenzato i consumi turistici.

L'analisi dei pernottamenti alberghieri nel periodo permetterà di affinare questa valutazione e di comprendere l'origine di questo disaccoppiamento. Se questa tendenza dovesse continuare, c'è chi chiede degli aggiustamenti per evitare che il settore scivoli verso un modello basato su un turismo di massa non redditizio.

Allo stesso tempo, la forte crescita degli arrivi richiede di considerare le capacità di accoglienza. Entro la Coppa del Mondo del 2030, il Marocco prevede di aprire da 500 a 700 strutture alberghiere, il che dovrebbe aggiungere circa 100.000 posti letto all'offerta nazionale. Questi progetti dovrebbero contribuire ad assorbire il previsto aumento della domanda, rafforzando al contempo l'attrattività delle diverse regioni del Regno.

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