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African Lion 2025: il Marocco rafforza la sua preparazione militare con incursioni sotterranee e droni FPV avanzati
Proseguono sul suolo marocchino le manovre “African Lion 2025”, con la partecipazione di diversi eserciti alleati, tra cui le forze armate americane. Queste esercitazioni mettono in luce l'elevato livello di prontezza operativa delle Forze armate reali marocchine (FAR), nonché la loro crescente integrazione di tecnologie moderne nei teatri operativi contemporanei.
Tra i momenti salienti delle ultime ore di addestramento c'era l'enfasi sulle minacce non convenzionali, in particolare il combattimento sotterraneo. Gli eserciti marocchino e statunitense hanno condotto esercitazioni congiunte simulando assalti nei tunnel, un ambiente complesso spesso sfruttato come rifugio o rampa di lancio da gruppi armati non statali.
Un'innovazione significativa in queste esercitazioni è stato l'uso congiunto di droni FPV (First Person View), pilotati a distanza tramite visori per realtà virtuale. Questi droni consentono una visione diretta e in tempo reale delle aree operative, rendendoli strumenti ideali per interventi in spazi ristretti come le gallerie.
Secondo l'Osservatorio atlantico della difesa e degli armamenti, questi droni sono già integrati nell'equipaggiamento delle unità speciali marocchine, nonché della Direzione generale della sorveglianza territoriale (DGST), a dimostrazione di una cooperazione avanzata in materia di sicurezza e militare di fronte a minacce complesse.
L'osservatorio sottolinea che l'adozione di questa tecnologia segna il passaggio dalla fase sperimentale a quella operativa, rafforzando la capacità del Marocco di rilevare e neutralizzare minacce invisibili ai metodi tradizionali.
Le esercitazioni hanno previsto anche l'impiego dei lanciarazzi HIMARS, tra i sistemi di artiglieria più precisi e moderni al mondo. Queste esercitazioni di addestramento hanno permesso di testare le capacità marocchine di fornire un supporto di fuoco a lungo raggio con grande precisione, una risorsa decisiva nelle operazioni complesse e contro le minacce mobili.
Queste manovre riflettono diversi sviluppi strategici:
-Una trasformazione dottrinale verso la lotta contro le minacce asimmetriche, in particolare attraverso scenari di guerriglia urbana, assalto e ricognizione tecnologica;
-Una sinergia operativa tra le forze armate e i servizi di sicurezza, che rifletta una comprensione dettagliata delle minacce ibride contemporanee;
-Rafforzare il partenariato strategico con gli Stati Uniti attraverso lo scambio di competenze e lo sviluppo di capacità di risposta coordinate.
In un contesto regionale teso, queste esercitazioni riaffermano il ruolo del Marocco come attore centrale per la sicurezza nel Nord Africa e nel Sahel. “African Lion” non è più una semplice esercitazione militare, ma una vera e propria piattaforma di cooperazione strategica, che posiziona il Regno come potenza emergente in termini di difesa e stabilità regionale.
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