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Vodafone completa la vendita della sua filiale italiana a Swisscom per 8 miliardi di euro nell'ambito della sua ristrutturazione europea
Vodafone ha completato la vendita della sua unità italiana a Swisscom per 8 miliardi di euro (circa 8,3 miliardi di dollari), segnando un passo fondamentale nel processo di ristrutturazione delle sue attività in Europa. L'operazione, annunciata di recente, ha lo scopo di rafforzare la posizione finanziaria della società e ridurre il suo debito netto.
Un portavoce di Vodafone ha affermato che la vendita rientra nella strategia più ampia dell'azienda volta a ridefinire la propria presenza nel mercato europeo. Inoltre, la società continuerà a fornire determinati servizi all'unità ceduta per un periodo massimo di cinque anni.
I fondi ricavati da questa operazione serviranno a ridurre il debito della società e a distribuire agli azionisti circa mezzo miliardo di euro. Il progetto fa parte di una serie di recenti iniziative di Vodafone, tra cui anche la vendita delle sue attività spagnole e la fusione delle sue attività nel Regno Unito con Three, una filiale del gruppo CK Hutchinson.
Si prevede che la fusione tra Vodafone UK e Three porterà alla formazione della più grande società di servizi di rete mobile del Regno Unito. Questo consolidamento mira a migliorare la competitività di Vodafone nei confronti dei colossi del settore in un mercato sempre più saturo. Inoltre, il mese scorso Vodafone e Three hanno ottenuto l’approvazione delle autorità britanniche per finalizzare la loro fusione a seguito di un impegno reciproco a investire miliardi di euro nell’espansione della rete 5G, inclusa la copertura dell’intero territorio britannico.
Vale la pena ricordare che Vodafone ha rifiutato un progetto di fusione con il gruppo Iliad del miliardario Xavier Niel, preferendo avviare lo scorso marzo le trattative con Swisscom, che hanno portato alla vendita della filiale italiana.
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