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Censis: gli italiani non sono soddisfatti del welfare pubblico
Il welfare pubblico delude gli italiani che sono sempre più convinti che, in futuro, dovranno farne a meno. Lo Stato sociale, per i cittadini, è in piena decadenza. Lo rivela il Censis nel report sulla situazione del Paese. Che, almeno per ciò che riguarda la percezione che le famiglie hanno del welfare pubblico, presenta dati interessanti e seri. Per un italiano su due, per il 50,4% dei cittadini, si limita a prestazioni essenziali mentre tutto il resto è pagato direttamente di tasca propria. Piuttosto che sperare nella pensione, il 61,9% degli italiani sarebbe convinto di dover fare affidamento solo sui propri risparmi che, dal momento che serviranno per fronteggiare il rischio vecchiaia oppure il pericolo di una malattia, inabilità o altri guai, non investono né, tantomeno, si fanno irretire dai miraggi finanziari. Insomma, per il 65,9 per cento degli italiani il welfare pubblico non è un’opportunità, un paracadute, né una sicurezza. Anzi, è solo fonte di spese che pesano “molto o abbastanza” sui mènage familiari. Bilanci che sono sempre più a rischio. Le famiglie che ballano sulla soglia di povertà, secondo il Censis, sono tante e il loro numero, prima e dopo i trasferimenti sociali, è superiore a quello della media Ue (27,2% e 18,9% contro il 24,8 e il 16,2% Ue). Numeri a cui se ne aggiungono degli altri. Poco meno del 10% dei maggiorenni vive in famiglie che non hanno un reddito sufficiente a coprire il mese, in pratica non sbancano il lunario. Peggio ancora va per l’8,4% che soffre la povertà alimentare. C’è poi il 9,5% degli italiani che non riesce a far fronte alle bollette e 2,7 milioni di persone che hanno smesso di andare dall’oculista. Il 7% degli italiani ha bisogno di un aiuto concreto e frequente dalla rete familiare per andare avanti, addirittura il 30%, cioè un cittadino su tre, riceve aiuti saltuariamente. E in tutto ciò il welfare pubblico sembra arrancare e, di sicuro, non vive una fase di buona salute o, quantomeno, di buona stampa dal momento che almeno mezzo Paese non è soddisfatto dei servizi a fronte delle tasse che si pagano.
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