- 11:28Il primo ministro italiano Giorgia Meloni incontra a Roma la regina Rania
- 11:00Scontro diplomatico con Trump: il premier italiano visita Washington per discutere dei dazi
- 16:09Tajani: Il nostro governo è in prima linea nell’Unione Europea per la sicurezza energetica.
- 14:49Ministro italiano: Meloni andrà a Washington da leader in un'Europa senza leader
- 15:16Italia e Turchia rafforzano la cooperazione per la stabilità in Medio Oriente e Africa
- 15:22Ministro italiano: Marocco "partner chiave" per l'Italia in Africa
- 17:21Tajani e il Commissario europeo al Commercio: fermezza evitando escalation commerciale con l'amministrazione Trump
- 15:36L'Italia dubita della propria capacità di aumentare la spesa per la difesa del 3%, limitando al contempo l'impatto dei dazi statunitensi.
- 15:27Il ministro degli Esteri italiano chiede pragmatismo e dialogo con Trump sui dazi
Seguici su Facebook
Censis: gli italiani non sono soddisfatti del welfare pubblico
Il welfare pubblico delude gli italiani che sono sempre più convinti che, in futuro, dovranno farne a meno. Lo Stato sociale, per i cittadini, è in piena decadenza. Lo rivela il Censis nel report sulla situazione del Paese. Che, almeno per ciò che riguarda la percezione che le famiglie hanno del welfare pubblico, presenta dati interessanti e seri. Per un italiano su due, per il 50,4% dei cittadini, si limita a prestazioni essenziali mentre tutto il resto è pagato direttamente di tasca propria. Piuttosto che sperare nella pensione, il 61,9% degli italiani sarebbe convinto di dover fare affidamento solo sui propri risparmi che, dal momento che serviranno per fronteggiare il rischio vecchiaia oppure il pericolo di una malattia, inabilità o altri guai, non investono né, tantomeno, si fanno irretire dai miraggi finanziari. Insomma, per il 65,9 per cento degli italiani il welfare pubblico non è un’opportunità, un paracadute, né una sicurezza. Anzi, è solo fonte di spese che pesano “molto o abbastanza” sui mènage familiari. Bilanci che sono sempre più a rischio. Le famiglie che ballano sulla soglia di povertà, secondo il Censis, sono tante e il loro numero, prima e dopo i trasferimenti sociali, è superiore a quello della media Ue (27,2% e 18,9% contro il 24,8 e il 16,2% Ue). Numeri a cui se ne aggiungono degli altri. Poco meno del 10% dei maggiorenni vive in famiglie che non hanno un reddito sufficiente a coprire il mese, in pratica non sbancano il lunario. Peggio ancora va per l’8,4% che soffre la povertà alimentare. C’è poi il 9,5% degli italiani che non riesce a far fronte alle bollette e 2,7 milioni di persone che hanno smesso di andare dall’oculista. Il 7% degli italiani ha bisogno di un aiuto concreto e frequente dalla rete familiare per andare avanti, addirittura il 30%, cioè un cittadino su tre, riceve aiuti saltuariamente. E in tutto ciò il welfare pubblico sembra arrancare e, di sicuro, non vive una fase di buona salute o, quantomeno, di buona stampa dal momento che almeno mezzo Paese non è soddisfatto dei servizi a fronte delle tasse che si pagano.
Commenti (0)