- 11:40L'Italia attira 500 lavoratori marocchini
- 12:00Marrakech ospita la 22a sessione della Conferenza mondiale sulle tecnologie di riproduzione medicalmente assistita
- 11:00Il Marocco rafforza la propria presenza diplomatica in Italia aprendo un nuovo consolato onorario
- 10:31Sale il livello dello scontro tra politica e magistratura
- 08:00Il Marocco si impegna ad approfondire la cooperazione con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica per rafforzare le capacità dell'Africa
- 12:00Italia: le relazioni transatlantiche sono una priorità e lavoreremo con l’amministrazione Trump
- 11:32Manovra: Bankitalia, da banche arrivano 4 miliardi
- 08:32Investitore italiano: Il nostro bisogno di manodopera è in aumento e lo Stato sta colpendo i sindacati
- 13:50Farmaceutica: Gedeon Richter Italia certificata Great Place to Work inclusivo
Seguici su Facebook
Il vicepremier italiano non esclude che Musk sarà il prossimo dopo Durov
Il vice primo ministro italiano Matteo Salvini ha criticato l'arresto in Francia del fondatore dell'applicazione Telegram, Pavel Durov, e non ha escluso che il proprietario della piattaforma "X", Elon Musk, si troverebbe in una situazione simile.
Salvini scrive su Facebook: “Siamo già arrivati alla censura in Europa... Chi sarà il prossimo a tacere Il grande (e fastidioso) Elon Musk ?”
I media francesi hanno riferito, sabato sera, che Durov è stato arrestato all'aeroporto Le Bourget di Parigi . Ciò è accaduto mentre scendeva da un aereo privato che si diceva fosse arrivato dall'Azerbaigian. Secondo la stampa francese, Durov, che ha la cittadinanza francese, figurava sulla lista dei ricercati del Paese.
I media francesi hanno riferito che la magistratura francese ha ritenuto Durov coinvolto in crimini per una serie di ragioni, tra cui il rifiuto di Telegram di collaborare con le autorità del paese. Dorff sarà probabilmente accusato di terrorismo, traffico di droga, frode e riciclaggio di denaro.
Il giornalista francese Cyril Amursky ha affermato che il fondatore di Telegram potrebbe rischiare una pena detentiva fino a 20 anni.
L'ambasciata russa in Francia ha invece confermato che le autorità francesi finora si sono rifiutate di collaborare all'arresto di Durov.