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Droghe, Mantovano: “Il traffico si evolve, serve risposta globale”
Il traffico di droga non sta attraversando una crisi, al contrario, continua a crescere e ad evolversi in modo sempre più sofisticato, divenendo una minaccia globale che richiede una risposta altrettanto globale. Questo il messaggio lanciato da Alfredo Mantovano, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche antidroga, durante il suo intervento alla 68esima sessione della Commissione sugli Stupefacenti (CND) delle Nazioni Unite, presso il Vienna International Center. Mantovano ha evidenziato come il crimine organizzato sia riuscito a trasformarsi, adattandosi ai cambiamenti economici e tecnologici, rafforzando i legami tra le mafie e il settore finanziario legale.
Uno degli esempi più emblematici di questa evoluzione è l'arresto avvenuto a Dubai nel 2021 di un alto esponente della criminalità organizzata italiana, coinvolto in un sistema complesso di riciclaggio e traffico internazionale. Mantovano ha anche sottolineato l’impatto delle nuove tecnologie, in particolare il dark web, che ha dato vita a un mercato parallelo, in cui domanda e offerta di stupefacenti si incontrano in modo anonimo, alimentati dalle criptovalute e con l'intermediazione di intelligenza artificiale. “Il dark web ha reso tutto questo possibile, bypassando il sistema bancario tradizionale”, ha spiegato il Sottosegretario.
Tuttavia, Mantovano ha avvertito che la lotta al traffico di droga non può limitarsi alla repressione e al controllo delle attività illecite. Per lui, il problema ha anche radici culturali e sociali, e qualsiasi strategia di contrasto sarà destinata a fallire se non si affrontano le cause profonde, che vanno al di là della semplice lotta alla criminalità. “Le immagini di persone incoscienti a causa dell’assunzione di fentanyl sono la dimostrazione tangibile di un fallimento culturale e politico”, ha detto Mantovano, facendo riferimento alla crescente diffusione delle droghe sintetiche.
In questo contesto, l’Italia si sta distinguendo per il suo impegno nella lotta contro l’abuso di fentanyl, una delle droghe più pericolose. Durante un evento collaterale sulle droghe sintetiche, Mantovano ha illustrato il piano italiano per combattere il fentanyl, che comprende misure come la prevenzione della diversione di sostanze medicinali, l’identificazione rapida delle nuove droghe sintetiche, il rafforzamento dei laboratori di tossicologia forense, la sensibilizzazione delle autorità giudiziarie e la cooperazione internazionale.
Da Vienna, l’Italia ha lanciato una sfida per rispondere efficacemente all’evoluzione del traffico di droga, mantenendo un equilibrio tra misure di contrasto e l’affrontare le cause culturali e sociali del fenomeno. Mantovano ha ribadito l’impegno del Paese nella lotta al crimine organizzato e nella promozione di strategie che possano rispondere con tempestività e efficacia alla rapidità con cui il traffico di droga si sta trasformando.
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