- 14:30Meloni visita Astana: "Un futuro condiviso con l'Asia centrale"
- 10:59L'Italia, Paese leader nell'Eurozona per investimenti greenfield, secondo Adolfo Urso
- 13:15Ministro degli Esteri italiano: l'Ucraina usi le nostre armi solo sul suo territorio.
- 13:30"La soluzione finale": un murale raffigurante Netanyahu che bacia Hitler in Italia
- 13:30Il Ministro della Difesa italiano: Netanyahu sbaglia su tutto, tatticamente e moralmente
- 11:15Elezioni comunali in Italia: affluenza alle urne crolla del 6%
- 16:26Ministro italiano: l'Europa deve negoziare con Trump sui dazi
- 11:15Araghchi descrive i negoziati sul nucleare a Roma come "i più professionali" e afferma: Washington ci capisce meglio
- 13:51Il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana: l'Europa deve trovare la capacità di risolvere i conflitti
Seguici su Facebook
Pichetto rilancia la corsa al nucleare
Pichetto rilancia la corsa dell’Italia al nucleare. E lo fa da Trento dove, partecipando al Festival dell’Economia, il ministro all’Ambiente e Sicurezza energetica snocciola le ragioni per le quali il Paese non può soprassedere sull’impegno a trovare nuove fonti di approvvigionamento. “Io vedo un ruolo nella ricerca e sperimentazione nucleare fin da adesso, anzi da ieri. Ora sto dando un incarico per ridefinire il quadro giuridico nazionale che non c’è”. Ed è un problema non da poco. “Non vedo spazi per grandi centrali nucleari ma meccanismi modulari più piccoli e gli analisti dicono che possiamo averli a fine decennio-inizio del prossimo”, spiega Pichetto che si lancia verso il futuro: “Dobbiamo essere pronti”.
Pichetto motiva il suo impegno: “La necessità di più che raddoppiare quello che è la nostra attuale domanda di consumi può essere data solo con qualcosa che dà continuità e l’unica ipotesi proponibile è il nucleare, che sia di fissione avanzata o da fusione ma al 2060”. Poi continua: “Credo che nuovi moduli potranno anche essere portati avanti da privati ma non senza intervento dello Stato, ma dobbiamo uscire da una situazione in cui l’energia ci costa quasi il doppio dei prezzi di Paesi vicino a noi. Nonostante lo Stato con le tasse integri e sovvenzioni le produzioni”. Quindi, Pichetto ha concluso con un applauso al neo presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, che all’atto dell’insediamento a viale dell’Astronomia ha ribadito, tra le altre cose, la necessità di puntare sul nucleare per il sistema produttivo italiano: “Se vogliamo mantenere un Paese tra i primi 7 del mondo, dobbiamo essere in grado di essere competitivi col mondo. Bravo Orsini, credo che l’interesse delle imprese sia essere competitive sul mercato”.
Commenti (0)