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Washington ottimista sulla risoluzione ONU per una forza internazionale a Gaza
Mercoledì, il Segretario di Stato americano Marco Rubio si è detto ottimista sulla possibilità che le Nazioni Unite adottino presto una risoluzione per la creazione di una forza di sicurezza internazionale per stabilizzare la Striscia di Gaza, devastata da mesi di guerra.
Intervenendo dopo due giorni di colloqui tra i ministri degli Esteri del G7 a Niagara-on-the-Lake, in Canada, il Segretario di Stato americano ha dichiarato che i negoziati sulla formulazione della risoluzione stanno procedendo.
"Siamo ottimisti... Stiamo facendo progressi sul testo della risoluzione e spero che la finalizziamo molto presto", ha detto Rubio ai giornalisti.
Secondo fonti diplomatiche a New York, questa forza internazionale avrebbe lo scopo di garantire la sicurezza umanitaria e supervisionare la ricostruzione del territorio palestinese, su mandato del Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Il testo, attualmente in fase di negoziazione, potrebbe prevedere un dispiegamento limitato e graduale di truppe provenienti da paesi arabi e occidentali, sotto la supervisione delle Nazioni Unite.
L'idea di una simile missione, sostenuta da Washington e da diversi membri del G7, nasce in un contesto di estrema emergenza umanitaria a Gaza, dove le infrastrutture sono distrutte e le organizzazioni internazionali lanciano l'allarme per una crisi senza precedenti.
Le discussioni diplomatiche, tuttavia, sono ostacolate da persistenti disaccordi tra i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza. Mentre Stati Uniti, Regno Unito e Francia sostengono il principio di una forza internazionale, Russia e Cina chiedono maggiori garanzie in merito alla neutralità del mandato e alla partecipazione dei paesi della regione, in particolare Egitto e Qatar.
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres ha recentemente sottolineato la necessità di un "meccanismo internazionale credibile e accettato da entrambe le parti" per porre fine all'escalation. Diverse capitali arabe, tra cui Il Cairo e Amman, hanno già manifestato la loro disponibilità a contribuire a tale missione, a condizione che faccia parte di una tabella di marcia politica verso una soluzione a due Stati.
Per Washington, questa iniziativa segna una svolta diplomatica importante dopo mesi di tentativi infruttuosi di raggiungere un cessate il fuoco duraturo. Secondo i diplomatici statunitensi, la bozza di risoluzione dovrebbe essere presentata al Consiglio di Sicurezza nei prossimi giorni.
"Non si tratta solo di porre fine alle ostilità, ma di garantire una pace duratura basata sulla sicurezza, la ricostruzione e la governance locale", ha riassunto un alto funzionario del Dipartimento di Stato.
Se adottata, questa risoluzione rappresenterebbe la prima concreta iniziativa multilaterale dall'inizio del conflitto, offrendo la prospettiva di un intervento umanitario strutturato e coordinato da parte della comunità internazionale.
