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Trump rinvia gli aumenti dei dazi sulla maggior parte dei Paesi, ma aumenta la pressione sulla Cina
Mercoledì, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha temporaneamente sospeso gli aumenti dei dazi per la maggior parte dei Paesi, riconoscendo che tali misure avevano suscitato ansia nei mercati. Tuttavia, ha mantenuto la sua posizione aggressiva nei confronti della Cina, aumentando i dazi sui prodotti cinesi al 125%, citando una "mancanza di rispetto".
Nonostante la volatilità del mercato, Wall Street ha registrato guadagni significativi in seguito all'annuncio di Trump di una sospensione di 90 giorni dell'aumento dei dazi per quasi tutte le nazioni. Trump ha insistito di non aver fatto marcia indietro sulla sua posizione, sottolineando la necessità di flessibilità nei negoziati commerciali. Ha affermato che l'instabilità del mercato obbligazionario statunitense ha influenzato la sua decisione di sospendere gli aumenti.
Trump ha sostenuto che sarebbero stati raggiunti accordi commerciali con tutti i Paesi, inclusa la Cina, sebbene abbia osservato che i leader cinesi non erano sicuri di come procedere. Ha anche espresso fiducia nel fatto che non sarebbero stati necessari ulteriori aumenti dei dazi sulla Cina.
L'annuncio è arrivato dopo le perdite di mercato e la rappresaglia della Cina con l'aumento dei dazi sulle importazioni statunitensi. La decisione di Trump di sospendere gli aumenti dei dazi è seguita a colloqui con oltre 75 paesi, volti a evitare ritorsioni.
Contemporaneamente, Trump ha intensificato il suo conflitto con la Cina, che in precedenza aveva aumentato i dazi sui prodotti statunitensi, accusando gli Stati Uniti di cattiva gestione degli scambi commerciali. Nel frattempo, l'Unione Europea ha risposto prendendo di mira i prodotti statunitensi come ritorsione per i dazi americani su acciaio e alluminio, sebbene non abbia affrontato i dazi separati del "Giorno della Liberazione".
La sospensione dei dazi da parte di Trump ha causato un'impennata delle azioni di Wall Street, invertendo le perdite della settimana precedente. I mercati erano inizialmente crollati in risposta all'annuncio di Trump di dazi globali su larga scala.
La decisione faceva parte della più ampia strategia di Trump per rilanciare la produzione manifatturiera americana incoraggiando le aziende a delocalizzare negli Stati Uniti. La sua attenzione sulla Cina, accusandola di pratiche commerciali sleali, evidenzia le crescenti tensioni tra le due maggiori economie mondiali.
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