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Trump annuncia una decisione imminente sull'Iran: due settimane per decidere
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che prenderà una decisione su un possibile attacco militare contro l'Iran "entro le prossime due settimane", sollevando al contempo la possibilità di un'apertura diplomatica che potrebbe allentare le crescenti tensioni tra Washington e Teheran.
In una dichiarazione letta dalla sua addetta stampa, Caroline Leavitt, Trump ha riconosciuto l'esistenza di "considerevoli speculazioni" sul coinvolgimento diretto degli Stati Uniti negli attacchi israeliani in corso contro l'Iran. Tuttavia, ha sottolineato che "un'opportunità vitale di negoziazione potrebbe presentarsi presto", lasciando la porta aperta a una soluzione diplomatica.
Nonostante questi segnali di calma, Leavitt ha messo in guardia dal rapido avanzamento del programma nucleare iraniano, affermando che "l'Iran potrebbe costruire una bomba in due settimane se l'ayatollah Khamenei ne darà l'ordine".
Queste dichiarazioni giungono in un contesto di forte escalation retorica, dopo che Trump ha definito la Guida Suprema dell'Iran un "bersaglio facile" e ha promesso di impedire a Teheran di acquisire armi nucleari.
Tuttavia, i tentativi di negoziato sembrano essere in corso. Trump ha affermato che l'Iran aveva proposto un canale di comunicazione, suggerendo l'invio di funzionari alla Casa Bianca. Questa affermazione è stata rapidamente smentita dalle autorità iraniane. Da parte sua, Leavitt ha confermato l'esistenza di "contatti in corso" con il Ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, escludendo al contempo un viaggio del negoziatore statunitense Steve Witkoff a Ginevra.
Dall'inizio della crisi, Trump ha tenuto numerosi incontri con il suo team per la sicurezza nazionale per valutare le opzioni. Starebbe valutando il supporto militare a Israele nella sua campagna contro l'Iran, sebbene non sia stata ancora presa una decisione definitiva. Il presidente degli Stati Uniti possiede, in particolare, bombe GBU-57, le uniche in grado di penetrare le strutture sotterranee iraniane, comprese quelle del sito di Fordow.
Questo cambiamento avviene mentre Trump continua a dare ufficialmente priorità alla diplomazia, in linea con la sua promessa elettorale di porre fine alle "guerre infinite" in Medio Oriente, una promessa che ha contribuito in larga misura alle sue vittorie elettorali nel 2016 e nel 2024.
Ma anche all'interno del suo stesso schieramento si sentono voci di dissenso. Figure di spicco del movimento MAGA, come il commentatore Tucker Carlson e l'ex consigliere Steve Bannon, si oppongono fermamente a qualsiasi intervento contro l'Iran.
Il messaggio della Casa Bianca, tuttavia, rimane chiaro: "Fidatevi di Trump. Il presidente ha un'intuizione eccezionale", ha concluso Caroline Leavitt, esortando i suoi sostenitori ad attendere ancora qualche giorno per conoscere la direzione definitiva degli Stati Uniti su questa questione esplosiva.
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