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Roma verso il Giubileo
Il termine Giubileo deriva dall’origine ebraica della parola Jobel (il corno di montone delle cerimonie sacre) a tal proposito, essendo vicini al prossimo Giubileo del 2025, abbiamo avuto l’onore di incontrare a Roma il Presidente della Commissione XII – Turismo, Moda e Relazioni Internazionali e con le Istituzioni Religiose – Mariano Angelucci, per rivolgergli alcune domande sulle dinamiche e le politiche del turismo della Capitale in generale e, in particolare, sull’evento Giubilare imminente, chiedendo:
Presidente, Roma e Turismo connubio indissolubile, quali politiche per la città eterna?
Innanzitutto abbiamo lavorato due anni e mezzo per il rilancio della città insieme e grazie al Sindaco Gualtieri, investendo risorse per il Giubileo per dare delle opere che rimangano ai cittadini. Stiamo lavorando per queste opere: abbiamo già iniziato, infatti, con il sottopasso di Porta Pia che collegherà Castel Sant’Angelo con il Vaticano. Oppure ricordiamo anche l’evento che fino al 19 maggio vedrà protagonista il tennis nel cuore della Roma barocca, a Piazza del Popolo, attraverso l’allestimento di un campo professionale all’aperto. Il campo servirà sia per le prequalificazioni degli Internazionali BNL d’Italia sia per i normali cittadini. Insomma un evento bello e gratuito, aperto a tutti. Più in generale abbiamo l’esigenza di valorizzare l’intero territorio urbano ed extraurbano, creando nuovi percorsi culturali per romani e turisti, sia nelle periferie che nei comuni della Città metropolitana, perché Roma e la sua provincia è uno scrigno pieno di tesori inestimabili, spesso poco noti, meritevoli di valorizzazione. Da questo punto di vista sto impegnandomi, fra l’altro, per far conoscere la bellissima città di Gabii, un antico insediamento fondato dai latini di Alba Longa sulla Via Prenestina.
Il Giubileo è alle porte: quali programmi e prospettive?
Parliamo di un evento dal sapore storico ed è un grande onore per me, quale componente della Commissione speciale Giubileo 2025, far parte della macchina deputata a gestire amministrativamente una esperienza umana, sociale, fideistica e politica di questa portata. La partita si gioca sull’organizzazione dell’accoglienza, sulla sicurezza dei pellegrini e sul compimento delle opere previste come, ad esempio, la seconda Vela di Calatrava, finora rimasta incompiuta, la quale diventerà un spazio aperto agli eventi con 8 mila posti per gli spettatori e, finanche, con una piazza tra le due vele di 1000 posti auto. La Giunta Gualtieri prevede per il suo recupero un investimento di circa 100 milioni di euro.
Roma è anche la città del cinema, che ne pensa del cineturismo?
Roma è il cuore del cinema e quindi alcuni investimenti del PNNR riguardano gli Studios di Cinecittà e si sta lavorando per riqualificare Via Veneto. Inoltre stiamo lavorando per una società di promozione della città la D.M.A per estendere tale promozione alle zone limitrofe di Roma.
La nostra città è sempre in movimento: quale sviluppo e aspettative oltre il Giubileo e i grandi eventi?
Gli sviluppi successivi dipendono dalla corretta utilizzazione del territorio. Per immaginare un programma “oltre il Giubileo” occorre viverlo e affrontarlo con gioia, ma soprattutto con la consapevolezza che vi sarà un “dopo”, su cui tanti vorrebbero potersi affidare, oltre che in termini di crescita spirituale, anche dal punto di vista occupazionale.
In conclusione, ringraziando il Presidente Angelucci, che torneremo a trovare per conoscere lo stato di avanzamento dei programmi e dei lavori, prepariamoci a rivolgere l’attenzione al prossimo Giubileo, il quale metterà Roma di nuovo al centro del mondo. Papa Francesco, nella Bolla “Spes non confundit” con cui indice l’Anno Santo 2025, sottolinea che: ”La testimonianza credente possa essere nel mondo lievito di genuina speranza”. Auguriamoci, pertanto, che accada come ai tempi di Bonifacio VIII, che proprio nel febbraio del 1300 (con la bolla Antiquorum habet fida) istituì il primo anno santo che vide la partecipazione di migliaia di fedeli da tutto il globo e sembrerebbe, perfino, di Dante Alighieri.