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Rapporto: Coca-Cola e Mars promuovono cibi poco salutari nei mercati emergenti
Il rapporto “Global Nutrition Index”, lanciato dalla “Access to Nutrition Initiative” alla sua quinta edizione, ha rivelato una sorprendente disparità nella qualità dei prodotti alimentari commercializzati da grandi aziende come “Coca-Cola” e “Mars” in paesi di alta qualità. mercati del reddito rispetto ai paesi a basso reddito.
Il rapporto rivela variazioni nella qualità dei prodotti offerti, il che solleva interrogativi sulle politiche di marketing seguite nei diversi mercati.
“30 delle più grandi aziende alimentari del mondo, che rappresentano un quarto delle vendite di alimenti confezionati, stanno promuovendo prodotti poco salutari in diversi mercati”, ha osservato Gregas Garrett, direttore esecutivo dell’Access to Nutrition Initiative.
Nonostante i progressi compiuti da alcune aziende nel ridurre la commercializzazione di alimenti poco salutari ai bambini sotto i sedici anni, Garrett ha sottolineato che nessuna delle aziende studiate rispetta pienamente gli standard fissati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, soprattutto per quanto riguarda la prevenzione della commercializzazione di cibi malsani per i bambini.
Da parte sua, Mark Winnie, direttore della ricerca della Fondazione, ha sottolineato che “il rapporto riflette chiaramente che i prodotti promossi da queste aziende nei paesi più poveri non sono sani, il che richiede una maggiore attenzione da parte dei governi di questi paesi per garantire la protezione dei la salute dei loro cittadini”.
Il rapporto spiega che “la malnutrizione provoca un decesso su cinque nel mondo, e l’obesità rappresenta un importante problema sanitario, poiché ne soffre un adulto su otto, mentre 150 milioni di bambini soffrono di arresto della crescita derivante dalla malnutrizione”.
Il rapporto avverte inoltre che “il costo economico della malnutrizione potrebbe raggiungere i 41mila miliardi di dollari nel prossimo decennio, mentre i costi dell’obesità grave sono attualmente stimati a 20mila miliardi di dollari”.
Il rapporto sottolinea che “l’aumento del consumo di alimenti trasformati è uno dei principali fattori che contribuiscono all’obesità e alle malattie non trasmissibili”, rilevando che, sebbene le vendite di questi alimenti siano in aumento nei paesi ad alto reddito, la crescita è più rapida nei paesi a medio e basso reddito. -paesi a reddito dovuto a fattori quali l’espansione dell’urbanizzazione e la crescente partecipazione delle donne al mercato del lavoro.
Il rapporto sottolinea la necessità che le aziende del settore alimentare e delle bevande facciano maggiori sforzi per integrare la salute nutrizionale nelle loro strategie, migliorando la qualità dei loro prodotti e promuovendoli in modo responsabile, per raggiungere l’obiettivo di garantire che il 50% delle loro vendite entro Il 2030 verrà da prodotti sani.
Il rapporto sottolinea che le misure volontarie delle aziende non sono sufficienti per ottenere un miglioramento significativo della salute alimentare, invitando i governi e i politici a intervenire migliorando le normative sull’etichettatura dei prodotti e attuando politiche finanziarie che rendano gli alimenti non salutari più costosi in cambio della riduzione dei prezzi dei cibi sani. prodotti.