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Preparazione al Ramadan in Marocco: un mese di devozione e solidarietà

Preparazione al Ramadan in Marocco: un mese di devozione e solidarietà
16:15 con una penna: Azzat Manal
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Il mese sacro del Ramadan si avvicina rapidamente e, in Marocco, come in molti paesi musulmani, è un momento atteso con fervore e rispetto. Se da un lato il periodo è un momento di digiuno e preghiera, dall'altro è caratterizzato da una meticolosa preparazione in tutti gli aspetti della vita quotidiana, e in particolar modo all'interno delle moschee, veri epicentri della vita religiosa.

Un mese di devozione

Il Ramadan, il mese del digiuno, è un periodo di purificazione spirituale e fisica. I marocchini, fedeli alla loro fede, si preparano ad accogliere questo mese sacro con pratiche religiose specifiche, ma anche prendendosi cura della loro comunità. Il mese di digiuno, che dura circa 29 o 30 giorni, consiste nell'astenersi dal mangiare, dal bere, dal fumare e da qualsiasi atto che possa alterare la purezza durante le ore diurne. La rottura del digiuno, al momento della chiamata alla preghiera del Maghrib, è un momento sacro e collettivo.

Moschee: centri di spiritualità e solidarietà

Le moschee svolgono un ruolo centrale durante il Ramadan. Non si tratta solo di luoghi di preghiera, ma anche di spazi di incontro, di scambio e di solidarietà. Le moschee marocchine si stanno preparando con cura ad accogliere le centinaia di fedeli che verranno a partecipare alle preghiere quotidiane, ma anche a preghiere specifiche del Ramadan, come il Taraweeh.

Nella maggior parte delle grandi città, come Casablanca, Marrakech, Fez e Rabat, le moschee vengono spesso decorate in modo speciale per questo mese benedetto. Le lanterne tradizionali chiamate "fanoos" illuminano gli ingressi e l'atmosfera festosa invade i cortili interni. I fedeli vengono non solo per pregare, ma anche per rafforzare la propria fede attraverso letture del Corano, sermoni e momenti di meditazione collettiva.

Solidarietà, pilastro del Ramadan

Oltre alle preghiere, il Ramadan è anche un momento di solidarietà. In molte moschee vengono organizzate distribuzioni di pasti per i più indigenti. I volontari si stanno mobilitando per preparare zuppe, datteri, latte e pane per consentire a tutti di rompere il digiuno con dignità. Queste azioni sono rese possibili grazie a donazioni private e iniziative della comunità.

Le moschee marocchine sono destinate a servire l'intera comunità. Oltre alle preghiere, sono luoghi di ritrovo e di sostegno sociale. Durante il Ramadan, queste azioni caritatevoli assumono una dimensione particolare. Le donazioni di cibo sono essenziali, così come le elemosine chiamate "zakat", che aiutano i più vulnerabili.

Preparazione logistica: Manutenzione e layout

Anche accogliere migliaia di fedeli richiede un'organizzazione attenta. Le autorità locali e i leader religiosi stanno facendo tutto il possibile per garantire il regolare svolgimento del mese. Spesso le moschee vengono ristrutturate o almeno pulite a fondo prima del Ramadan. Per gestire l'afflusso dei visitatori si stanno predisponendo misure logistiche, dall'allestimento di parcheggi per facilitare l'accesso allo sviluppo di spazi di preghiera.

A Casablanca, ad esempio, diverse moschee storiche, come la moschea di Hassan II, stanno ampliando la loro capienza per accogliere la folla che si raduna ogni sera. Gli orari delle preghiere vengono modificati e vengono diffusi annunci per informare i fedeli delle varie attività programmate.

Un periodo di riflessione e condivisione

Il Ramadan non è solo una preparazione fisica, ma anche mentale e spirituale. I marocchini si stanno prendendo del tempo per riconcentrarsi sulla propria fede, riflettere sul proprio posto nella società e migliorare le proprie relazioni con gli altri. Lungi dall'essere limitato alla preghiera, è anche un mese di condivisione e di impegno collettivo, in cui lavoriamo per la pace e la riconciliazione.

Così, al di là dei compiti logistici e dei preparativi visibili nelle moschee, il Ramadan in Marocco resta un periodo di profonde trasformazioni, segnato da un appello alla solidarietà, alla carità e alla spiritualità, valori che permeano l'intero Paese e uniscono la comunità musulmana nella sua ricerca di pietà e di prossimità.

Il Ramadan in Marocco è quindi molto più di un semplice periodo di digiuno. È un momento in cui la comunità si unisce attorno a valori profondi, in cui le moschee diventano centri di luce e di buona volontà e in cui ogni gesto, sia religioso che di solidarietà, contribuisce a rafforzare i legami tra gli individui e ad alimentare l'anima collettiva del Paese.

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