- 19:45L'Italia trasferisce missili per sistemi di difesa aerea a Kiev
- 19:00L'impatto dell'intelligenza artificiale sui bambini... opportunità e rischi
- 18:50Il Presidente della Banca Africana di Sviluppo elogia la leadership di Sua Maestà il Re nel promuovere gli investimenti privati in Africa
- 18:43L'henné celebrato come parte del patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO
- 18:30La Confederazione del Calcio Africano annuncia che la cerimonia di premiazione si terrà presso il Palais des Congrès di Marrakech
- 18:18Il Marocco mostra il successo nella lotta alla desertificazione alla COP16 di Riyadh
- 18:00Elon Musk perde la causa per ottenere un enorme compenso da Tesla
- 17:30La diversificazione dei partner internazionali è una delle priorità strategiche della politica estera del Marocco.
- 17:15Ministro italiano: la vittoria di Trump ha dato ai russi la percezione di poter rivendicare le terre dell'Ucraina
Seguici su Facebook
Napoli, smaltite illecitamente 1.000 tonnellate di rifiuti speciali - Video
Traffico illecito di rifiuti e corruzione. Sono 12 le persone arrestate nelle province di Napoli, Avellino, Benevento e Salerno. L'accusa, a vario titolo, è di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, furto aggravato ai danni della Città Metropolitana di Napoli e corruzione.
Durante l'operazione sono stati accertati smaltimenti illeciti per oltre 1.000 tonnellate di rifiuti speciali che hanno determinato un aggravio di costi alla S.A.P.NA. per circa mezzo milione di euro. La cifra è stata calcolata senza tenere conto dei danni spesso causati all’impiantistica dallo sversamento di rifiuti anche ferrosi, che hanno bloccato anche per lunghi periodi il ciclo di trattamento dell’impianto pubblico.
L’indagine, condotta anche con l’ausilio di attività tecniche quali intercettazioni di conversazioni, video riprese e pedinamenti, ha avuto origine nel gennaio 2023 a seguito delle segnalazioni della S.A.P.NA. s.p.a., società interamente partecipata dalla città metropolitana di Napoli che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani della area metropolitana del capoluogo campano, in merito ad anomalie nel trattamento dei rifiuti all’interno dell’impianto di Tufino, nel quale venivano smaltite tipologie di rifiuti di provenienza industriale e dunque estranee al ciclo di raccolta dei rifiuti urbani.
I carabinieri hanno sottoposto a sequestro le due aziende private produttrici di rifiuti industriali. Secondo la ricostruzione degli investigatori, gli indagati agivano con un metodo ormai consolidato: gli autisti delle due società, aggiudicatarie di appalti per la raccolta di rifiuti urbani in alcuni paesi vesuviani, fungevano da tramite tra i produttori di rifiuti speciali e gli operai addetti alla gestione dei rifiuti all’interno dello STIR, nella gestione dell’illecito traffico, finalizzato all’esigenza dei privati di smaltire i loro rifiuti, conseguendo un significativo risparmio in termini economici. Il tutto avveniva in cambio di mazzette ai dipendenti pubblici. Essenziale sarebbe stato il ruolo degli addetti al TMB di Tufino, perfettamente organizzati per bypassare il rigido sistema di controllo previsto dalla S.A.P.NA., e consentire agli autisti degli automezzi di operare indisturbati e scaricare i rifiuti illecitamente.