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Marocco: ponte strategico tra Europa e Africa per l’idrogeno verde
Non è più un segreto, il Marocco è ormai un formidabile leader nel settore della transizione energetica globale. Grazie ad una strategia innovativa basata sulle energie rinnovabili e sull’idrogeno verde, il Regno sta lavorando duramente per essere uno dei principali Paesi produttori e fornitori di questo settore del futuro. Una prospettiva resa possibile grazie alla ricchezza naturale del Paese, ai forti partenariati strategici e all'incrollabile volontà politica che rendono il Marocco un esempio per le nazioni in via di sviluppo.
In un'analisi dettagliata firmata da Juan Antonio Vidal, i fattori che rallentano questa crescita vengono esaminati con la massima attenzione. La politica energetica del paese si concentra sulla riduzione della dipendenza dai combustibili fossili e sull’inclusione del Marocco nelle catene di approvvigionamento globali di energia pulita. Il Marocco è stato designato dal World Energy Council come una delle sei nazioni con le migliori risorse per produrre idrogeno verde e suoi derivati. E raggiungere l’obiettivo di catturare il 4% della domanda globale di idrogeno verde entro il 2030.
Tuttavia, questa ambizione è in linea con il rapido spostamento globale verso soluzioni energetiche sostenibili. L’idrogeno verde, la cui energia rinnovabile prodotta è una tecnologia che sarà essenziale per decarbonizzare le aree insensibili all’elettrificazione, l’industria pesante e i trasporti, tra gli altri. Questa è un'opportunità unica per il Marocco. Il paese gode di un sole eccezionale, di turbine eoliche regolari e particolarmente potenti, ed è strategicamente situato all’incrocio tra Europa e Africa, offrendo accesso diretto a un mercato importante, rendendo il Marocco un candidato preferito per diventare un leader globale nella produzione ed esportazione di idrogeno verde.
A ciò si aggiungono progetti dal forte impatto ambientale, sostenuti da una stabilità politica attrattiva per gli investitori esteri. Il gruppo OCP, leader nell'industria del fosfato e attualmente con sede nella regione Grands-Ports Tanger Med, sta costruendo il suo progetto GHG, con l'obiettivo di produrre un milione di tonnellate di ammoniaca verde entro il 2030. Contemporaneamente, uno dei partner di CCUS in Marocco, l'Agenzia marocchina per l’energia sostenibile, sta intraprendendo vari progetti pilota come Power-to-Hydrogen, combinando le tecnologie Power-to-X con Power-to-Gas2 utilizzando l'elettrolisi alimentata da energia rinnovabile.
Nonostante le sue numerose risorse, il Marocco deve superare diverse sfide per realizzare le sue ambizioni. Le infrastrutture dedicate all’esportazione di idrogeno rimangono limitate e il quadro normativo in questo settore deve essere rafforzato per attrarre maggiori investimenti esteri. A ciò si aggiunge la crescente concorrenza globale, con molti paesi che cercano di affermarsi in questo promettente settore.
Un altro ostacolo importante risiede nell’elevato costo iniziale dei progetti sull’idrogeno verde. Nonostante siano in corso alleanze strategiche, il Marocco deve intensificare i suoi sforzi per convincere gli investitori internazionali. Secondo il quotidiano spagnolo Atalayar, è fondamentale superare queste sfide per evitare un rallentamento dell’interesse degli investitori, aumentando al contempo le opportunità economiche a lungo termine.
I recenti accordi internazionali, in particolare quelli firmati durante la COP29, dimostrano l’impegno del Marocco sulla scena energetica globale. La partnership verde con l’Unione Europea rafforza ulteriormente questa dinamica, posizionando il Regno come un “ponte energetico” tra Europa e Africa.
Di fronte alla crisi energetica globale e alle crescenti tensioni geopolitiche, l’Europa vede nel Marocco un partner strategico e affidabile. Questo interesse si è concretizzato attraverso investimenti significativi, come il fondo da 300 milioni di dollari firmato con i Paesi Bassi per sostenere progetti di energia rinnovabile e di gestione dell’acqua.
Con una strategia chiaramente definita e basi solide, il Marocco è sulla buona strada per diventare un leader mondiale nell’idrogeno verde. Questa posizione non solo rafforzerà l’economia nazionale, ma contribuirà anche in modo significativo alla lotta contro il cambiamento climatico e alla decarbonizzazione dell’economia globale.
Tuttavia, per massimizzare il suo potenziale, il Regno dovrà continuare a sfruttare i suoi vantaggi competitivi superando al contempo le sfide strutturali. La creazione di partenariati strategici con attori globali sarà essenziale per garantire il successo di questa transizione.
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