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Marocco-Banca Mondiale: tre prestiti strategici in fase di negoziazione per il 2026
Il Marocco e la Banca Mondiale sono attualmente in trattativa per l'istituzione di tre importanti prestiti, la cui finalizzazione è prevista per l'anno fiscale 2026. Questi finanziamenti sono destinati a settori strategici ritenuti essenziali per lo sviluppo economico e sociale del Regno: la resilienza ai disastri naturali, la modernizzazione del sistema giudiziario e lo sviluppo delle energie rinnovabili.
Questa iniziativa è il proseguimento di una cooperazione di lunga data tra il Regno e l'istituzione finanziaria internazionale. Dopo diversi anni di investimenti sostenuti in infrastrutture, governance e transizione energetica, i progetti in fase di negoziazione mirano a sostenere le priorità nazionali considerate cruciali per le prossime fasi di sviluppo.
Il primo prestito, del valore di 200 milioni di dollari, sarà dedicato all'attuazione di un Piano di Resilienza ai Disastri e al Clima. Sosterrà la strategia nazionale di gestione del rischio per il periodo 2021-2031. L'obiettivo è proteggere meglio le popolazioni e le infrastrutture dai rischi climatici e geologici a cui il Marocco è particolarmente esposto, come terremoti, inondazioni, siccità e frane. Le misure previste includono l'espansione dei sistemi di allerta precoce in tutto il paese, il rafforzamento della sicurezza delle infrastrutture critiche, la creazione di un sistema nazionale multirischio e lo sviluppo di un database integrato per orientare le politiche pubbliche.
Il secondo progetto, del valore di 50 milioni di dollari, si concentrerà sulla riforma del sistema giudiziario. L'obiettivo è rendere la giustizia più efficiente, trasparente e accessibile, in particolare per le popolazioni vulnerabili e gli attori economici. Questo progetto fa parte del nuovo modello di sviluppo e delle riforme intraprese dal 2011. Le misure previste includono la semplificazione delle procedure, il miglioramento del coordinamento istituzionale, il rafforzamento della formazione dei giudici e del personale giudiziario e la modernizzazione delle infrastrutture. Anche la digitalizzazione, la creazione di tribunali mobili e l'introduzione di un quadro giudiziario attento alle questioni di genere sono centrali per il progetto.
Il terzo finanziamento, per un totale di 450 milioni di dollari, sarà dedicato alla costruzione di una centrale idroelettrica ad accumulo (PST) a Ifahsa, nella provincia di Tetouan. Guidata dall'Ufficio Nazionale dell'Elettricità e dell'Acqua Potabile (ONEE), questa centrale idroelettrica da 300 MW riceverà 210 milioni di dollari dalla Banca Mondiale, 210 milioni di dollari dalla Banca Africana di Sviluppo e 30 milioni di dollari dal Fondo per le Tecnologie Pulite. Questa infrastruttura contribuirà a migliorare l'integrazione delle energie rinnovabili nella rete elettrica nazionale e a rafforzare la sicurezza energetica. Si aggiunge alle centrali di Abdelmoumen ed El Menzel, nell'ambito di un programma volto a raggiungere 1.000 MW di capacità di accumulo idroelettrico entro il 2030.
Questi tre progetti illustrano l'impegno del Marocco nel rafforzare la propria resilienza, modernizzare le proprie istituzioni e accelerare la transizione energetica, consolidando al contempo la cooperazione con i partner internazionali.