- 17:10Bitcoin raggiunge il massimo storico sopra i 118.000 dollari
- 16:30Gaza: l'ONU denuncia centinaia di morti vicino ai punti di aiuto umanitario
- 15:45Washington valuta la possibilità di ridurre i dazi per il Sud-Est asiatico come parte della sua guerra commerciale
- 15:00Gli Stati Uniti impongono dazi del 35% sulle importazioni canadesi a causa dell'escalation delle tensioni commerciali
- 14:15Un nuovo vertice parlamentare Marocco - UE previsto a Rabat in ottobre
- 13:30L'inginocchiarsi scatena le polemiche: il premier albanese ripete il gesto contro Meloni!
- 12:15OPEC+ prevede di sospendere l'aumento della produzione dopo l'aumento previsto a settembre
- 11:30L'esplosivo consumo energetico dell'IA minaccia la stabilità dell'approvvigionamento globale
- 10:44Il Marocco riceve una delegazione africana per discutere del futuro della trasformazione digitale in Africa
Seguici su Facebook
Manifestanti pro Palestina tentano di entrare al Salone del Libro
I visitatori del Salone del Libro di Torino questo pomeriggio hanno dovuto accedere ai padiglioni del Lingotto dall’ingresso posto di fianco al grattacielo della Regione. Un centinaio di contestatori pro Palestina hanno infatti tentato di entrare dagli ingressi principali del Salone che sono stati bloccati. Scandito a ripetizione lo slogan “Free free Palestine” da parte dei manifestanti appartenenti soprattutto ai centri sociali e al collettivo Cambiare rotta. Polizia e carabinieri schierati in assetto antisommossa hanno impedito l’irruzione.
E’ intervenuto a sostegno della protesta anche il fumettista Zerocalcare, oggi al Salone, uscito nel piazzale per raggiungere i manifestanti. “Siamo una nutrita rete di persone che lavorano al salone e che non potevano ignorare questa protesta che stava succedendo fuori. Chi ha a cuore la questione palestinese – ha commentato – non può non essere qui, uno spazio di cultura e attualità non può chiudere gli occhi sulla Storia con la S maiuscola: noi dovremo rispondere per tanto tempo al massacro che è in corso in Palestina. È la cosa più normale del mondo che questi temi siano discussi in un luogo come il Salone”.
Alla fine una delegazione di cinque persone tra i manifestanti è stata autorizzata a entrare nei padiglioni del Lingotto. Alcuni lavoratori del Salone erano usciti con Zerocalcare dichiarando di avere sospeso i lavori per sostenere la protesta.