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Leader libanese di Hamas ucciso in un attacco aereo israeliano
Il movimento palestinese Hamas ha annunciato lunedì che il suo leader in Libano, Fatah Sharif Abou al-Amine, è stato ucciso in un attacco aereo nel sud del paese, dove l'esercito israeliano sta effettuando raid contro Hezbollah. Questo attacco segna una significativa escalation nel conflitto regionale.
Fatah Sharif Abu al-Amine, che era anche membro della leadership del movimento all'estero, è stato ucciso insieme alla moglie, al figlio e alla figlia in un "assassinio terroristico e criminale", secondo una dichiarazione di Hamas. L'agenzia ufficiale libanese ANI ha confermato un attacco aereo sul campo profughi palestinese di al-Bass, vicino alla città di Tiro, nel sud del Libano. Si tratta del primo attacco di questo tipo contro questo campo profughi.
Il Fronte popolare per la liberazione della Palestina (FPLP), un gruppo palestinese laico di sinistra, aveva annunciato in precedenza la morte di tre dei suoi membri in uno sciopero israeliano a Beirut. Questo attacco è il primo a prendere di mira il cuore della capitale libanese dall’offensiva di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023. Il FPLP sostiene Hezbollah libanese nelle sue operazioni condotte nel nord di Israele “a sostegno” di Hamas nella sua guerra contro Israele in la Striscia di Gaza.
L'esercito israeliano ha intensificato i bombardamenti sul Libano a partire dal 23 settembre, con l'obiettivo di consentire il ritorno dei residenti sfollati a causa degli scontri a fuoco con Hezbollah nel nord di Israele. Dall’inizio della guerra a Gaza, Israele ha preso di mira diversi leader di Hamas in Libano.
Il 2 gennaio 2024, il numero due di Hamas, Saleh al-Arouri, è stato ucciso vicino a Beirut in un attacco attribuito a Israele. Ad agosto, un altro attacco israeliano contro un veicolo nella città di Saida, nel sud del Libano, ha ucciso Samer al-Hajj, un funzionario di Hamas nel campo profughi palestinese di Ain el-Heloue in Libano.
Secondo le stime delle Nazioni Unite, quasi 250.000 rifugiati palestinesi e i loro discendenti risiedono ancora in Libano. Si erano rifugiati in questo paese dopo essere stati espulsi o fuggiti dalle loro terre al momento della creazione dello Stato di Israele nel 1948. In base ad un accordo di lunga data, l'esercito libanese non si schiera nei campi palestinesi, dove la sicurezza è garantita dalle fazioni palestinesi.
Questa serie di attacchi israeliani contro funzionari di Hamas in Libano solleva preoccupazioni su una potenziale escalation del conflitto nella regione. Le tensioni tra Israele e gruppi palestinesi, così come Hezbollah, continuano ad aumentare, mettendo a repentaglio la già fragile stabilità del Libano.
Si attendono reazioni internazionali a questi eventi, mentre la comunità internazionale osserva con preoccupazione l'evolversi della situazione. Le prossime settimane saranno cruciali per determinare se questi attacchi porteranno a un’ulteriore escalation o se potranno essere intrapresi sforzi diplomatici per allentare le tensioni.
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