- 17:00Yahoo lancia una nuova app di messaggistica basata sull'intelligenza artificiale per migliorare l'esperienza dell'utente
- 16:30Zelenskyj: Putin usa l’Ucraina come campo di prova per le sue armi
- 16:20Il petrolio aumenta vertiginosamente mentre il conflitto in Ucraina si intensifica
- 16:00Grandi eventi: una leva strategica per l'attrattività del Marocco
- 15:10L’aereo turco “Akinci” costituisce un “avanzamento qualitativo” nelle capacità militari del Marocco
- 14:35Wi-Fi 8: le nuove funzionalità offrono una connessione Internet più veloce e stabile
- 14:05Uno studio mostra che ChatGPT supera i medici nella diagnosi delle condizioni mediche.
- 13:30Il Marocco firma un contratto con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per supportare i sistemi di pianificazione delle missioni per gli aerei F-16
- 13:05L'azienda danese Green Energy apre un ufficio a Dakhla nell'ambito dei suoi investimenti nelle energie rinnovabili in Marocco
Seguici su Facebook
Le multinazionali dovranno comunicare dove pagano le tasse
Le grandi multinazionali dovranno comunicare al pubblico dove (e quanto) pagano le tasse in Europa. Lo ha deciso il consiglio dei ministri che, in una nota, ha ribadito le ragioni del provvedimento rintracciandole nella necessità di “aumentare la trasparenza delle imprese e il controllo pubblico sulle strategie e sulle dinamiche fiscali delle multinazionali a beneficio del pubblico e di tutti i portatori di interesse”. Il nuovo obbligo di legge discende dall’applicazione, in Italia, di una precisa direttiva Ue. Saranno obbligate alla comunicazione tutte quelle multinazionali che, negli ultimi due anni, abbiano dichiarato ricavi superiori a 75 milioni di euro. Dovranno portare a conoscenza del registro delle imprese e del grande pubblico tramite pubblicazione sui loro siti web istituzionali “una specifica relazione informativa” che andrà “redatta entro dodici mesi dalla data di chiusura del bilancio d’esercizio”. Sono previste sanzioni per quelle imprese che non lo faranno. Ma non saranno così salate la violazione degli obblighi, infatti, costerà agli amministratori delle società inadempienti multe per un ammontare complessivo oscillante da un minimo di 10mila fino a un massimo di 50mila euro. Il tema del “dove” paghino le tasse le multinazionali che lavorano e fatturano in Italia (e non solo) è tra i grandi argomenti di dibattito. Sullo sfondo il “dumping” fiscale interno con Irlanda e Lussemburgo, su tutte, scelte dalle grandi aziende per pagare meno tasse a detrimento dei conti degli altri Stati membri. Una vicenda che dura da anni e che divide ciò che resta dell’Unione europea.