-
16:52
-
16:30
-
16:10
-
15:48
-
15:18
-
15:05
-
14:34
-
14:19
-
13:38
-
13:13
-
13:00
-
12:15
-
11:30
-
10:45
-
10:00
-
09:45
-
09:15
-
09:12
-
08:54
-
08:29
-
07:45
-
07:41
Seguici su Facebook
La Global Sumud Flotilla colpita dal maltempo ma resta impegnata a Gaza
La Global Sumud Flotilla, una missione marittima a guida civile volta a rompere il blocco israeliano su Gaza, ha subito una battuta d'arresto temporanea a causa delle gravi condizioni meteorologiche nel Mediterraneo. Gli organizzatori rimangono impegnati nel loro obiettivo di fornire aiuti umanitari e sensibilizzare l'opinione pubblica sull'impatto devastante del blocco sulla popolazione di Gaza.
Un'ambiziosa missione di solidarietà
La flottiglia, composta da oltre 50 navi e in rappresentanza di delegazioni provenienti da 44 paesi di sei continenti, è partita dai porti spagnoli il 31 agosto. La prima ondata di piccole imbarcazioni avrebbe dovuto incontrare un secondo convoglio in Tunisia entro la fine della settimana, prima di proseguire verso Gaza.
Questa iniziativa, guidata da quattro importanti coalizioni, tra cui la Freedom Flotilla Coalition (FFC) e la Maghreb Sumud Flotilla, è descritta come la missione marittima civile più ambiziosa fino ad oggi. Gli organizzatori mirano a fornire aiuti umanitari e medici, sottolineando al contempo l'illegalità del blocco israeliano, condannato a livello internazionale.
Ritardi dovuti alle condizioni meteorologiche e problemi di sicurezza
Lunedì, la flottiglia è stata costretta a tornare a Barcellona a causa di venti superiori a 55,5 km/h che hanno reso la navigazione pericolosa, in particolare per le imbarcazioni più piccole. Gli organizzatori hanno sottolineato che la sicurezza rimane la loro massima priorità, affermando: "Abbiamo deciso di dare priorità alla sicurezza e al benessere di tutti i partecipanti e di garantire il successo della nostra missione".
Nonostante questa battuta d'arresto, si prevede che la flottiglia riparta entro la fine di questa settimana, con gli attivisti impegnati a completare il viaggio.
Il peggioramento della crisi umanitaria a Gaza
Il blocco su Gaza, che si è inasprito nell'ultimo anno, continua ad avere conseguenze catastrofiche per la sua popolazione. Le autorità sanitarie di Gaza hanno segnalato un aumento del numero di morti per fame e malnutrizione, con 339 vittime, tra cui 124 bambini.
Il blocco israeliano è stato ampiamente criticato come arma di guerra, con alcune potenze internazionali che stanno valutando sanzioni economiche o altre misure contro Israele in risposta. Nel frattempo, diversi paesi europei si sono avvicinati al riconoscimento dello Stato palestinese, segnalando il crescente isolamento di Israele sulla scena globale.
Rischi e determinazione
La flottiglia ricorda i precedenti tentativi di fornire aiuti a Gaza, molti dei quali sono stati intercettati dalle forze israeliane, spesso con la violenza. L'incidente più eclatante si è verificato nel 2010, quando i commando israeliani hanno preso d'assalto la Mavi Marmara, uccidendo nove attivisti.
Nonostante questi rischi, i partecipanti alla Global Sumud Flotilla rimangono risoluti. Gli organizzatori hanno ribadito il loro impegno per una missione pacifica e non violenta, affermando: "Si tratta di dignità umana e solidarietà. Continueremo a navigare fino alla fine del blocco".
Che le navi raggiungano o meno le coste di Gaza, la missione mira a mantenere viva l'attenzione internazionale sulla grave situazione umanitaria nell'enclave.