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La Direzione fiscale marocchina monitora lo status fiscale dei marocchini che vivono all'estero e chiede una soluzione volontaria
Fonti di stampa hanno rivelato che la Direzione generale delle imposte marocchina ha avviato un processo di sorveglianza e monitoraggio dello status fiscale dei marocchini residenti all'estero, nel quadro di una regolamentazione volontaria che comprende i loro profitti e redditi imponibili in Marocco.
Questo approccio mira a identificare il reddito non dichiarato e gli interessati devono dichiararlo entro il 31 dicembre di quest'anno.
La Direzione si basa sull'articolo 216 del Codice Generale delle Imposte, che le consente di controllare la situazione fiscale delle persone fisiche indipendentemente dal requisito del domicilio fiscale in Marocco.
L'indagine prevede l'identificazione di persone che dispongono di liquidità finanziaria su conti bancari marocchini o che hanno beneficiato dell'acquisto di beni mobili o immobili nel Regno.
Questa procedura si basa sugli standard specificati nelle convenzioni fiscali internazionali che evitano l'imposizione di doppie imposizioni sui redditi degli espatriati, a condizione che non abbiano una "stabile organizzazione" in Marocco o non risiedano nel paese per più di 183 giorni all'anno.
In assenza di queste condizioni, la normativa fiscale prevede che i redditi professionali derivanti dall’attività economica in Marocco non siano imponibili.
Il processo tiene traccia anche delle richieste fiscali non autorizzate che possono essere depositate in conti bancari o archiviate come titoli, nonché di beni immobili o immobili non utilizzati a fini commerciali.
La Direzione ha chiesto agli interessati di presentare le dichiarazioni entro l'inizio del prossimo gennaio, con il versamento dei contributi relativi ai beni immobili e mobili, nonché degli acconti, mentre particolare attenzione verrà posta alle spese relative agli immobili non immobiliari destinato all'uso professionale.
Questa misura rientra nel rafforzamento della supervisione della Direzione generale delle imposte e nell'ampliamento dello scambio di informazioni fiscali con i paesi stranieri per combattere l'evasione fiscale e garantire la regolamentazione dello status fiscale degli espatriati.