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L'intelligenza artificiale di Apple enfatizza la privacy dei dati degli utenti
Apple sta adottando un nuovo approccio all'addestramento dei suoi modelli di intelligenza artificiale, che evita di raccogliere o copiare i contenuti degli utenti da iPhone o Mac.
Secondo un recente post sul blog, l'azienda prevede di continuare a fare affidamento su dati sintetici (dati costruiti utilizzati per imitare il comportamento dell'utente) e sulla privacy differenziale per migliorare funzionalità come i riepiloghi delle email, senza avere accesso a email o messaggi personali.
Per gli utenti che aderiscono al programma Device Analytics di Apple, i modelli di intelligenza artificiale dell'azienda confrontano messaggi sintetici simili a email con un piccolo campione di contenuti utente reali memorizzati localmente sul dispositivo. Il dispositivo identifica quindi i messaggi sintetici più vicini al suo campione di utenti e invia ad Apple informazioni sulla corrispondenza selezionata. Nessun dato effettivo dell'utente lascia il dispositivo e Apple afferma di ricevere solo informazioni aggregate.
Questa tecnica consentirà ad Apple di migliorare i propri modelli per attività di generazione di testo più lunghe, senza dover raccogliere contenuti effettivi dell'utente. Si tratta di un'estensione dell'uso consolidato della privacy differenziale da parte dell'azienda, che introduce dati casuali in set di dati più ampi per proteggere le identità individuali. Apple utilizza questo metodo dal 2016 per comprendere le abitudini di utilizzo, in conformità con le sue politiche sulla protezione dei dati.
L'azienda utilizza già la privacy differenziale per migliorare funzionalità come Genmoji, che raccoglie le tendenze generali sui messaggi più popolari senza associarli a un utente o dispositivo specifico. Nelle versioni future, Apple prevede di applicare metodi simili ad altre funzionalità di Apple Intelligence, tra cui Image Playground, Image Wand, Memories Creation e Writing Tools.
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