- 15:30Rafforzare i legami marittimi: Marocco e Organizzazione marittima internazionale
- 14:38Il re giordano e il primo ministro italiano discutono su come ridurre l'escalation nella regione
- 13:00Trump rivendica la paternità della fecondazione in vitro in mezzo alle polemiche sui trattamenti per la fertilità
- 11:12Salone dell'automobile di Parigi 2024: una nuova era per la mobilità ecosostenibile
- 10:40L'oro supera i 2.700 dollari l'oncia, un record storico
- 10:15I membri degli One Direction esprimono di essere "affranti" per la perdita di Liam Payne
- 09:50Rabat, capitale mondiale del libro 2026: una piattaforma culturale
- 09:10Immagini di abusi sessuali su minori generate dall'intelligenza artificiale raggiungono un "punto di svolta", afferma un ente di controllo
- 08:35L'Unione europea riafferma l'importanza del suo partenariato strategico con il Marocco
Seguici su Facebook
Italia: 64% dei contratti nazionali di lavoro in vigore a fine giugno
Dalle statistiche condotte in Italia emerge che “alla fine dello scorso giugno, i contratti collettivi nazionali di lavoro nelle loro 41 forme e vigenti nella parte economica comprendono il 64% dei dipendenti, ovvero circa 8,4 milioni, e rappresentano il 62,9% dei dipendenti salari totali pagati.
L’Istituto nazionale di statistica italiano (ISTAT) ha affermato in un rapporto di venerdì che “durante il secondo trimestre di quest’anno sono stati implementati 4 contratti relativi a concerie, distribuzione moderna organizzata, dipendenti del settore agricolo e appalti generali”.
Il rapporto precisa che “i contratti in attesa di rinnovo, alla fine di giugno, si basano su 34 contratti, e comprendono circa 4,7 milioni di dipendenti”, ovvero il 36% del totale. Sottolinea che “il periodo medio di attesa per il rinnovo nel suddetto mese ha raggiunto i 27,3 mesi”, mentre era arrivato a 29,2 nello stesso mese del 2023, “per i lavoratori con contratto scaduto, e 9,8 mesi se calcolato sulla base del numero totale di dipendenti.” Mentre era 15,4 nel giugno 2023.