- 17:00Yahoo lancia una nuova app di messaggistica basata sull'intelligenza artificiale per migliorare l'esperienza dell'utente
- 16:30Zelenskyj: Putin usa l’Ucraina come campo di prova per le sue armi
- 16:20Il petrolio aumenta vertiginosamente mentre il conflitto in Ucraina si intensifica
- 16:00Grandi eventi: una leva strategica per l'attrattività del Marocco
- 15:10L’aereo turco “Akinci” costituisce un “avanzamento qualitativo” nelle capacità militari del Marocco
- 14:35Wi-Fi 8: le nuove funzionalità offrono una connessione Internet più veloce e stabile
- 14:05Uno studio mostra che ChatGPT supera i medici nella diagnosi delle condizioni mediche.
- 13:30Il Marocco firma un contratto con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per supportare i sistemi di pianificazione delle missioni per gli aerei F-16
- 13:05L'azienda danese Green Energy apre un ufficio a Dakhla nell'ambito dei suoi investimenti nelle energie rinnovabili in Marocco
Seguici su Facebook
Il gruppo hacker indiano “The Night Hunters”: vera minaccia o semplice provocazione?
L'11 agosto il sito Cybershafarat.com ha segnalato un presunto attacco da parte del gruppo hacker indiano “The Night Hunters” contro la BMCE Bank of Africa. Questo annuncio ha sollevato domande e preoccupazioni sulla sicurezza dei dati sensibili in Marocco. Ma cos'è veramente?
Un attacco mediato
Secondo il sito Cybershafarat.com, il gruppo “The Night Hunters” è penetrato nei server della BMCE Bank of Africa per rubare dati e pubblicarli su Internet. L'articolo ora cancellato affermava che sarebbero stati rubati 13 milioni di carte di credito, 413.000 certificati di prestito, 209 carte di lavoro non archiviate e 31 milioni di dati di conti validi e non archiviati.
Tuttavia, il gruppo BOA, contattato dai colleghi, ha negato fermamente questa informazione, affermando che non è stata segnalata alcuna intrusione. Questa risposta ha messo in dubbio la veridicità delle accuse mosse dal sito Cybershafarat.com.
Bersagli multipli
A pagina X di The Night Hunters notiamo che il gruppo di hacker prende sempre più di mira le pagine web delle istituzioni marocchine. Tra gli obiettivi menzionati ci sono il Ministero della Gioventù, della Cultura e della Comunicazione, il Ministero degli Affari Esteri, della Cooperazione Africana e dei Marocchini che vivono all'estero, nonché la Banca Al-Maghrib.
I Night Hunters hanno effettivamente dato seguito alle loro minacce o stanno solo cercando attenzione? In ogni caso, questa vicenda serve a ricordare ancora una volta che il Marocco è il bersaglio di menti malintenzionate e che è imperativo dotarsi di infrastrutture di sicurezza informatica adeguate.
Infine, la situazione attuale evidenzia la necessità di rafforzare le misure di sicurezza informatica in Marocco. Con l’aumento delle minacce derivanti dagli attacchi informatici, è fondamentale proteggere i dati sensibili e garantire la sicurezza delle infrastrutture digitali. Le istituzioni marocchine devono rimanere vigili e investire in soluzioni avanzate di sicurezza informatica per affrontare queste crescenti sfide.