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Il direttore generale del FMI avverte: la guerra commerciale potrebbe far precipitare l'economia globale in recessione
Kristalina Georgieva, direttrice generale del Fondo Monetario Internazionale, ha lanciato l'allarme sulle crescenti conseguenze delle tensioni commerciali globali, avvertendo di un rischio reale di recessione se l'attuale incertezza persistesse, in particolare a causa della guerra commerciale guidata dagli Stati Uniti.
In un'intervista a Bloomberg a margine della riunione primaverile del FMI e della Banca Mondiale a Washington, D.C., Georgieva ha descritto il clima di tensioni commerciali come "senza precedenti", sottolineando che l'ambiguità causata dalle minacce tariffarie sta pesando pesantemente sulla fiducia sia degli investitori che delle famiglie. Ha affermato: "Se questa incertezza persiste e inizia a ostacolare le decisioni economiche di famiglie e imprese, il mondo si infliggerà un danno difficile da invertire, e probabilmente tutti noi ce ne pentiremo". »
Queste osservazioni seguono di poco la pubblicazione delle ultime previsioni del FMI, che hanno abbassato le prospettive di crescita globale per il 2025 al 2,8%, dal 3,3% di gennaio, a causa delle persistenti tensioni geopolitiche e delle pressioni inflazionistiche.
Georgieva ha sottolineato l'importanza di disinnescare i conflitti commerciali e dare priorità alle soluzioni diplomatiche, affermando che tale allentamento offrirà nuove prospettive per l'economia globale. "Un allentamento di queste crisi darebbe un impulso positivo alla crescita, il che sarebbe vantaggioso per tutte le parti, siano esse investitori o consumatori".
Tuttavia, ha avvertito che la persistenza di queste tensioni aumenterebbe ulteriormente i rischi al ribasso. "Se i dazi rimangono in vigore troppo a lungo, contribuiranno a un ulteriore rallentamento della crescita, rischiando di spingere l'economia globale sull'orlo della recessione", ha concluso.
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